(foto Ansa)

La svolta

Via libera al 2xmille. Così il M5s diventa un partito

Simone Canettieri

Circa 24mila iscritti (il 71 per cento dei votanti) hanno dato l'ok alla raccolta delle donazioni da parte del Movimento. L'ultima tappa di una trasformazione in soggetto politico tradizionale

“Lo chiede la base: abbracciamo il nuovo corso”. Giuseppe Conte vede il bicchiere mezzo pieno e si dà coraggio. Alla fine il voto degli iscritti del M5s sul 2 per mille non ha riservato sorprese. Hanno vinto i sì con il 71 per cento. A fronte però di un’affluenza alle web urne abbastanza bassa: hanno votato in meno di 34 mila (su una platea di oltre 131 mila aventi diritti al voto). Praticamente uno su quattro. Ma l’importante per l’ex presidente del Consiglio è aver incassato il via libera. Un risultato avverso sarebbe stato un segnale poco incoraggiante per questo nuovo corso contiano che continua a non decollare.

 

Su questa vicenda abbastanza storica – per usufruire del 2 per mille il Movimento si trasforma in un vero e proprio partito – si pesano come sempre i silenzi. Il più pesante è quello di Beppe Grillo, che continua a starsene in disparte.  In una dimensione abbastanza surreale:  sul fronte governo è il più draghiano della compagnia; sul fronte partito, la sua creatura, si fa custode delle antiche forme. E dunque mai soldi pubblici, “non siamo un partito, non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta”, come da vuoto ritornello delle grandi cavalcate grilline, ora abbastanza superato.  Quelli della vecchia guardia – come Fico, Di Maio e Taverna – preferiscono tacere.


In generale i contiani rampanti brindano al nuovo corso sperando che arrivino i soldi degli italiani. Ora ci sarà un commissione, composta da cinque magistrati, che valuterà lo statuto del M5s e poi lo iscriverà al registro dei partiti. Amen.. 

Di più su questi argomenti: