Carlo Calenda e Matteo Renzi (foto LaPresse)

Renzi e Calenda, nuovo contatto. La telefonata della pace mancata

Luca Roberto

"Vuoi fare business o politica?". "Buona Pasqua". L'endorsement del leader di Azione per la Bonetti irrita il senatore di Scandicci. Il tentativo di costruire un percorso comune per le amministrative

Tutto è originato da quel tweet. Col quale Carlo Calenda ha investito il ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti del ruolo di leader. “Visione, capacità di realizzare, concretezza e serietà. Speriamo di poter lavorare insieme presto”. Messaggio che a più di qualcuno è sembrato che avesse un destinatario preciso: quasi a voler comunicare a Matteo Renzi che la variegata e travagliata famiglia del centro politico italiano possa ­– e forse debba per certi versi – fare anche a meno di lui nei mesi a venire.

  

D’altronde sono sempre stati piuttosto altalenanti, legati all’umoralità dei reciproci caratteri, i rapporti tra l’ex premier e l’ex ministro dello Sviluppo economico. Dopo aver condiviso l’esperienza di governo si sono progressivamente allontanati, eppure convivono nello stesso spazio politico, alleati in alcune delle passate elezioni amministrative, ma nel futuro chissà. Fatto sta che l’uscita calendiana dell’altro giorno ha favorito un nuovo contatto telefonico tra i due. Anzitutto per scambiarsi gli auguri di Pasqua. Ambasciatori da una parte l’azionista Matteo Richetti. Dall’altra il fedelissimo renziano Ettore Rosato. “Adesso vuoi mettere becco anche nelle questioni interne a Italia viva?”, si sarebbe sentito domandare Calenda dall’interlocutore. E però alle rimostranze renziane il candidato sindaco a Roma avrebbe opposto un unico dubbio: e cioè che sia lo stesso Renzi a volersi tirar fuori dall’agone politico. Con questa nuova allure da conferenziere che un giorno lo vede presenziare in Bahrein. Quello dopo in Senegal. “Insomma, cosa vuoi fare da grande: politica o business?”. Interrogativo che in tanti, anche dentro Iv, si pongono. Ma al quale il senatore di Scandicci, che insiste nel promuovere la sua iniziativa della "Primavera delle idee" e già inizia a programmare la Leopolda di novembre, si è sottratto non senza irritazione. Augurando a Calenda, appunto, "buona Pasqua". Finita lì.

 

Sullo sfondo, però, resta il grande tema delle amministrative. Nei conciliaboli tra i pontieri dei due partiti è ormai emersa la volontà di fare un tentativo per elaborare una strategia condivisa e magari sostenere candidati comuni nelle grandi città al voto, a partire dalla capitale. Dove Italia viva guarda a Calenda come un buon contraltare ai tentativi di alleanza di centrosinistra e Movimento cinque stelle. Segnali, timidi, di tregua al centro.

Di più su questi argomenti: