La guerra dei soldi. Rousseau pronto a scendere in campo contro il M5s

Enrico Cicchetti

L’associazione di Davide Casaleggio presenterà il manifesto "Controvento". Una "frattura insanabile". E c'è chi parla di "blitz". Il sottosegretario grillino Sibilia: "Rousseau è un partito che lavora contro il Movimento con i soldi dei nostri parlamentari"

 

Chi di scontrini ferisce... La battaglia, tutta grillina, tra il figlio del cofondatore Davide Casaleggio e Beppe Grillo sembra essere arrivata al culmine. Una guerra sui soldi che va avanti da anni e che era arrivata all'apice nei giorni scorsi, quando il presidente dell'associazione Rousseau ha chiesto al M5s 441.600 euro "entro e non oltre il 3 marzo 2021" per saldare "il debito accumulato" da quei parlamentari grillini che non hanno versato alla piattaforma i 300 euro al mese di compenso. E così, con un post sul Blog delle Stellel'associazione Rousseau presenta il suo "Manifesto Controvento", un "codice etico di riferimento per la propria azione, ma anche un perimetro solido e ben definito di termini e condizioni di utilizzo dell’ecosistema Rousseau". Insomma, nasce il partito di Rousseau. "Un vero blitz di Casaleggio", sostengono alcuni dei big del M5s, che si dicono totalmente all'oscuro dell'iniziativa che verrà resa nota nella sua interezza, si legge nel post, il prossimo 10 marzo

  

   

Sembrerebbe il lancio di una possibile alternativa al Movimento stesso. "L'addio alla fine ce lo ha dato lui, la nascita del 'manifesto ControVento' parla chiaro e va in quella direzione", dice all'AdnKronos il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia. "Rousseau è un partito politico nel M5s che lavora contro il Movimento e con i soldi dei suoi parlamentari". "Mi pare chiaro che l’associazione Rousseau ha deciso di spiegare le vele e andare per conto suo. Buona fortuna!", tuitta Sergio Battelli, presidente della Commissione per le Politiche Ue alla Camera. Mentre Giuseppe Brescia, presidente grillino della commissione Affari costituzionali della Camera, dice che "le ingerenze sono diventate insopportabili. Penso che sia arrivato il momento che le strade si dividano".

   

   

L'idea, che accomuna molti parlamentari, è quella di cancellare l'iscrizione da Rousseau, così da non dover più corrispondere i 300 euro al mese. Il rischio, però, è l'espulsione dal partito, che si andrebbe ad aggiungere a quella dei dissidenti che negli scorsi giorni hanno formato il gruppo parlamentare L'Alternativa c'è. Secondo le agenzie, molti tra deputati e senatori grillini hanno firmato una mail inviata al reggente politico, Vito Crimi, per esprimere la volontà di disiscriversi da Rousseau ma rimanere nel Movimento. Proprio nei giorni scorsi, Crimi aveva invitato i "morosi" in rivolta contro Rousseau a saldare quanto dovuto all'associazione fino al dicembre 2020, lasciando in stand-by i pagamenti del 2021 anche per darsi il tempo di ragionare sull'evoluzione del M5s, visto il nuovo corso affidato all'ex premier Giuseppe Conte

 

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti