Conte in trasferta a Siena, città dei crocevia a sinistra
L’ex premier si schermisce, Zingaretti pure. Storia di una candidatura di coalizione complicata
Roma. Non ne sa nulla Giuseppe Conte del suo futuro senese. “Non se n’è parlato. Nel senso che non me lo hanno chiesto né tantomeno mi sono mai proposto… ”, dice all’AdnKronos. Da Palazzo Chigi glissano, spiegando con dispiacere che a Conte viene attribuito di tutto anche quando sta fermo e immobile. Non ne sa nulla nemmeno Nicola Zingaretti, così almeno ha detto martedì ai vertici del Pd toscano che lo hanno interpellato. Si guarda dunque altrove, citofonare Goffredo Bettini, per conoscere dettagli sul piano che potrebbe condurre Conte a Siena in nome dell’alleanza Pd-M5s-Leu, al posto di Pier Carlo Padoan, nel frattempo diventato presidente di Unicredit (la stessa Unicredit che potrebbe comprarsi Mps). Il Pd toscano di ogni ordine e grado – da Simona Bonafè a Dario Nardella ai dirigenti senesi – dice che Conte non è gradito a Siena, perché serve un “candidato che sia espressione del territorio”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- David Allegranti @davidallegranti
David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.