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Zingaretti dice a Conte che la linea del Pd sul Mes è chiara. Ma non si sa qual è

David Allegranti

"L’utilizzo del Mes è positivo", dice il segretario del Pd. Ma una settimana fa i suoi hanno votato contro una risoluzione favorevole

Roma. Nelle stesse ore in cui Giuseppe Conte interveniva in Parlamento per spiegare formalmente i contenuti dell’accordo raggiunto in Europa sul Recovery Fund, anzi nello stesso momento in cui le agenzie battevano una dichiarazione di Conte in cui annunciava l’ennesima task force, stavolta sulle riforme, il segretario del Pd Nicola Zingaretti incalzava il capo del governo con un tweet per ottenere il sì della maggioranza al prestito del Mes: “Continuo a pensare che per l’Italia l’utilizzo del Mes sia positivo e utile. Il Governo dovrà presto assumere una decisione e la nostra posizione è chiara”, ha scritto il segretario del Pd.

 

  

“Il Mes ci serve, la nostra posizione non è mai cambiata. Ciò che serve all’Italia va utilizzato”, aggiunge il deputato Emanuele Fiano.

 

Peccato però che giusto una settimana fa, il 15 luglio, il Pd abbia votato contro la risoluzione Bonino-Magi di + Europa che chiedeva di attivare subito il Mes (alla Camera è finita 402 a 72). 

 

“Il ricorso sollecito da parte del nostro paese alle linee di credito definite in sede europea nell’ambito di una risposta straordinaria all’emergenza Covid-19 a favore dei paesi più colpiti, compresa quella del MES, renderebbe più credibile la spinta negoziale dell’Italia affinché le risorse del Recovery Fund previste nella proposta della Commissione vengano eventualmente incrementate e comunque non decurtate o limitate nei termini di utilizzo in sede di Consiglio europeo”, c’era scritto nella risoluzione. Non era forse, questa, per usare le parole di Zingaretti, una “posizione chiara”?

  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.