
Opere pubbliche e buona amministrazione
Un po’ di repulsione ai pieni poteri, alla trucezza e all’uso sistematico della violazione di legge a fini propagandistici ci vuole. E l’Emilia-Romagna lo ha dimostrato. Ma non basta. Matteo Salvini vive politicamente in un mondo di sua invenzione piccolo, polarizzato, non continuo. La piccolezza è rappresentata da uno spazio in cui bastano pochi passi per trovare gli “spacciatori”, identificarli e fare la “lotta alla droga”. La non-continuità serve per isolare ogni pezzettino del racconto e farne un bersaglio o uno strumento, che in un mondo con relazioni e interazioni fitte, cioè nel mondo reale, sarebbe molto più difficile. La polarizzazione ha lo stesso scopo, ma permette di raggiungerlo scaricando paura e rabbia su alcuni tipi umani e politici. Su quel terreno è inutile tentare di contrastare il salvinismo, ed è pericoloso perfino ingaggiarlo, basta lo sberleffo della piazza coi pesci di carta.
Servirà anche altro e, accordi regionali o no, si dovrà agire in uno schema tornato bipolare (con terzo incomodo in ritirata ma esistente) reso più complesso da un probabile voto proporzionale. Il governo ha un bonus economico-finanziario grazie allo spread in calo, può usarlo per favorire un po’ di ripresa. Non servono idee complesse, ma forse ci vuole un po’ di ascolto del mondo produttivo e bisogna continuare a credere in una revisione coraggiosa delle regole previdenziali e impegnarsi nel riordino dell’Irpef, occasione davvero eccezionale.
Servono le opere pubbliche (fate il passante di Firenze dell’alta velocità e la linea Napoli-Bari e vedrete) e un migliore uso dei fondi europei. Semplici e buone pratiche amministrative possono diventare vicende esemplari, si tratta solo di portarle a termine e poi di raccontarlo. Servono accordi europei, a prova di narrazione sovranista. Il governo è una cosa, la sfida delle urne sarà un’altra cosa. Il proporzionale, molto probabile, e il voto per un parlamento rimpicciolito potrebbero cambiare molte cose. Ma con qualche risultato potrebbe affiancarsi alla repulsione almeno un po’ di concreta speranza.


Il popolo ha sempre ragione
Statista? Mah, Pertini capì solo che per piacere agli italiani basta poco

Maiorino influencer