Manlio Di Stefano (foto LaPresse)

Le chicche del sottosegretario Manlio Di Stefano

Il grillino è riuscito a esporsi al ridicolo due volte nel giro di cinque giorni per colpa di due uscite troppo propagandistiche anche per il M5s

Quelli dello staff di Casaleggio monitorano i social per capire in tempo reale l’umore degli elettori, chissà cosa pensano dopo avere visto il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano esporsi al ridicolo due volte nel giro di cinque giorni per colpa di due uscite troppo propagandistiche persino per gli standard M5s.

 

 

Prima ha scritto che il governo italiano “ha interrotto l’asse franco-tedesco nell’Ue”. Davvero, gli hanno risposto, e allora come mai il presidente della Commissione Ue sarà una tedesca ex ministro di Merkel e la capa della Bce una francese cara a Macron? Poi ha scritto che l’Italia può essere protagonista di una nuova stagione di multilateralismo perché “non abbiamo scheletri nell’armadio, non abbiamo una tradizione coloniale, non abbiamo sganciato bombe su nessuno”. Mai sentito parlare di Libia, Eritrea, Etiopia? Non si deve mai dare troppo retta ai commenti sarcastici, ma se la Casaleggio ha strumenti per rilevare un tracollo di credibilità in questi giorni ticchettano come i rilevatori di radiazioni a Chernobyl.

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