Una fiaccolata Pro Olimpiadi 2026 a Torino (foto LaPresse)

Ora i grillini vogliono fare l'analisi costi benefici anche per le Olimpiadi del 2026

Valerio Valentini

“Un miliardo di ricadute? Salvini si sogna i dati”. Per il sottosegretario grillino, Simone Valente, “non è detto che lo stato finanzi Milano e Cortina”

Roma. “Un miliardo di benefici dalle Olimpiadi? Ma dove li ha presi, Salvini, questi numeri?”. Strabuzza gli occhi, Simone Valente, mentre attraversa il Transatlantico col passo lungo e l’aria trafelata. “La situazione è in continua evoluzione. Proprio ora sto andando a parlarne con Giorgetti”, dice il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, grillino savonese classe ’87, e ormai responsabile a cinque stelle per tutto ciò che abbia a che fare con lo sport. Ed è per questo che sta andando a Palazzo Chigi, accompagnato da Chiara Appendino, dalla sua protettrice romana Laura Castelli, sottosegretaria all’Economia e onnipresente, quando si parla di Torino, e Angelo Binaghi, presidente della Federtennis. E’ di quello, infatti, che devono parlare: della candidatura del capoluogo sabaudo a ospitare le Atp finals. “Siamo riusciti a stanziare un importante finanziamento”, sorride Valente. Sapendo già, però, che questo argomento se ne trascina dietro un altro. “Volete parlare di Olimpiadi?”, chiede quasi con rassegnazione, mentre si appoggia allo stipite della porta che conduce alle stanze riservate agli esponenti del governo. “Va bene, ditemi”.

 

 

Presto detto: la Lega è convinta che si sia creato un precedente. “Un precedente?”. Sì: il M5s ha preteso che si finanziassero le Atp con soldi stanziati dall’esecutivo, nonostante le resistenze del Carroccio. “E dunque?”. E dunque, se lo si è fatto per il tennis, e per Torino, lo si dovrà fare anche per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, da cui la stessa Torino si è tirata fuori. “Ma no”, ribatte subito Valente. “Si tratta di eventi non paragonabili. Per le Atp finals serviranno 78 milioni tra il 2021 e il 2025, per i Giochi del 2026 molti di più. Senza contare, poi, che le finali di tennis sono un evento che si ripete per cinque anni, per nulla impattante e di sicura riuscita. L’esperienza di Londra dimostra che le ricadute sul territorio sono positive”. E le Olimpiadi? “Beh, sono qualcosa di molto più complesso, da gestire. E sono parecchi i casi, in Europa e nel mondo, in cui il bilancio finale dei Giochi si è rivelato negativo”, argomenta Valente. E chissà se è già stato informato del fatto che anche Sergio Mattarella ha da pochi minuti garantito “tutto il sostegno e l’appoggio possibile” a Milano e Cortina a proposito della candidatura olimpica, una questione di “grande importanza non solo per le due città protagoniste ma per tutta l’Italia”. E chissà, poi, se sa che quelli del Carroccio punteranno a far rientrare, nel novero degli eventi da finanziare con soldi statali, anche il Gran Premio di Monza, che costerebbe circa venti milioni all’anno.

 

“Il punto – dice Valente – è capire sempre se e quanto un appuntamento sportivo convenga al paese. Bisogna fare dei calcoli”. Salvini, a quanto pare, li ha già fatti: è convinto che con le le Olimpiadi del 2026 “ci sarebbe un ritorno economico vero, senza costi-benefici, di almeno un miliardo di euro”. Ed è qui che il sottosegretario grillino sobbalza: “Un miliardo? E dove lo ha preso ’sto dato? Se lo è sognato?”. Valente dice invece che il metodo da usare è sempre lo stesso: “L’analisi costi-benefici”, sentenzia. Con tempi biblici sul modello di quella commissionata da Toninelli per la Tav? “Ma no, questa sarebbe più agevole. La abbiamo affidata alla Sapienza di Roma ormai tre settimane fa, e dall’università ci avevano detto che avrebbero impiegato un mese circa. Quindi ci siamo quasi”.

 

Nuovo motivo di scontro, nel governo? Nuova pietra d’inciampo per l’ennesima finta crisi? “No, troveremo una soluzione”, assicura. “Faccio solo notare – aggiunge poi, e nel farlo rifiuta di ricorrere alle categorie della lealtà e del tradimento – che i governatori Zaia e Fontana, al momento dell’ufficializzazione della candidatura di Milano e Cortina, si erano detti pronti a finanziare i Giochi con soldi regionali”. Questione d’incoerenza? Glielo chiediamo, ma Valente si è già congedato. “Sono di fretta”, sorride. “Giorgetti mi aspetta”.

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