Matteo Renzi con Ignazio Marino (foto LaPresse)

"City manager" o no, a Roma bisogna fare le primarie

Redazione

Si può permettere un presidente del Consiglio che ha fatto delle primarie un suo cavallo di battaglia di risolvere soluzioni complicate commissariando le primarie? Risposta negativa.

Matteo Renzi ha un'idea simile per le candidature di Roma e Milano e quell'idea oggi coincide con un termine che il presidente del Consiglio sintetizza così: "Serve un city manager".

 

Nel caso di Milano il city manager che nella testa di Renzi dovrebbe prendere il posto di Pisapia è l'ad di Expo Rodolfo Sala mentre per quanto riguarda Roma il nome già sondato tempo fa da Renzi è quello dell'ex ad delle Ferrovie Mauro Moretti. In entrambi i casi – ecco il nodo politico – il problema di Renzi è che vorrebbe rinunciare alle primarie sapendo che questa sarebbe l'unica garanzia per far scendere in campo i due candidati. Loro ma anche altri.

 

L'idea però è scivolosa e pericolosa e rappresenterebbe un passo indietro grave del Pd: si può permettere un presidente del Consiglio che ha fatto delle primarie un suo cavallo di battaglia di risolvere soluzioni complicate commissariando le primarie? Risposta negativa. E mai come in questo momento sarebbe rischioso per il Pd spacciare come prova di forza una prova di debolezza e considerare dunque esplicitamente gli elettori unfit. Occhio.

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