Angelino Alfano (foto LaPresse)

Alfano guarda lontano

Alessandro Giuli
Ncd morirà a fine legislatura, perché dovrebbe anticipare le esequie? Il ministro dell'Interno ha sintetizzato in poche parole, alle sue truppe immemori e piagnucolose, la ragione sociale e l’identità del Nuovo centrodestra: un partito di scopo, e lo scopo è stare al governo.

Come fai a dargli torto, come fai a dire che Angelino Alfano sbaglia, quando sbotta stanco e stufo contro i suoi accoliti (e anche accolli) di Ncd: noi stiamo con il Pd di Matteo Renzi per fare le riforme, chi non è d’accordo può andarsene. Oh, finalmente. I bersagli dello sfogo alfaniano sono noti, si tratta del manipolo degli scontenti che si lagna per la legge sulle unioni civili e per le riforme costituzionali. Un piccolo gregge infragilito che cerca nuovi pascoli e minaccia perfino: il premier modifichi l’Italicum oppure se la vedrà brutta in Senato sul ddl Boschi… il premier non avrà il nostro aiuto sulla legge che apre le porte all’adozione omosex… ah come ci manca un Berlusconi… E dunque: Angelino convocaci, ascoltaci, rassicuraci, Angelino di qua, Angelino di là. Altrimenti? Ecco il punto.

 

Alfano ha sintetizzato in poche parole, alle sue truppe immemori e piagnucolose, la ragione sociale e l’identità del Nuovo centrodestra: un partito di scopo, e lo scopo è stare al governo. Nulla di meno, nulla di più. Inutile rivestire d’idealità la paura del domani, sciocco sfogliare i sondaggi funesti e immaginare una via d’uscita dall’estinzione naturale, vano discettare di progetti e programmi sediziosi, come fanno i Formigoni, i Sacconi, gli Schifani e altri nostalgici del posto fisso e parastatale: è evidente che Ncd ha un senso soltanto all’interno della maggioranza renziana, in perfetta coerenza con le motivazioni che indussero alla scissione da Forza Italia. Alfano sì che ci vede lungo, sa che la sua scadenza biopolitica è piuttosto ravvicinata e coinciderà con la fine della legislatura. Perché dovrebbe anticiparla?

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