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Una riflessione sugli animali umani

Adriano Sofri

Notizie sparse sulle invasioni delle specie aliene, arriva la mantide, l'orsa, la formica di fuoco. Si mescolano agli alieni "veri" presentati al Congresso messicano. E poi quel vecchio progetto di fare un giornale non solo animalista ma senz'altro animale

Ieri la Stampa aveva due pagine sull’invasione degli animali alieni: oltre tremila in Italia, danni per 400 miliardi all’anno, le 10 specie più dannose. Al centro la formica di fuoco, avvistata a Siracusa, ustiona gli umani e mangia i cavi della rete. Sul Venerdì c’è un servizio sul Kakapo, pappagallo redivivo (è grosso, non vola più, corteggia – il maschio – ma fatica a concludere) della Nuova Zelanda. Ieri il Corriere aveva sulla home-page un appello sull’arrivo della mantide gigante, “fino a 8 centimetri”, in Trentino, regione già infestata dagli orsi. Foto della mantide, bellissima: la bellezza perderà il mondo. (Quanto a “Bolzano: 1700 lampi in tre ore”). Un video da Roma, Porta Portese: “A spasso fra i banchi del mercato con una lucertola gigante della Bolivia”. Anche qui la formica di fuoco: Trovati 88 nidi in provincia di Siracusa. (Ibidem: L’orsa Gemma a Scanno è entrata nella cucina di un ristorante e ha mangiato due torte). “C’è un covo di batteri che ci portiamo ogni giorno al polso” (però non sono animali: sono del regno dei bacteria). “Corpi alieni con mani e piedi a tre dita sono stati presentati al Congresso messicano”. La Stampa: “Nell’Oceano Pacifico lo speciale avvistamento a 870 metri di profondità. La creatura marina dalle orecchie di coniglio”. “Chi ha paura dei granchi blu?” “Invasione di cubomeduse nel golfo di Trieste: urticanti ma non pericolose”. Poi c’è l’intero reparto intitolato “La zampa”.

Così, insomma. Tanti anni fa il mio amico Franco e io avevamo progettato, un po’ per scherzo un po’ no, di fare un giornale non solo animalista ma senz’altro animale, operando come redattori animali qualunque, con tutte le notizie del giorno sugli animali ordinari, e qualche inserto marginale, del genere strano ma vero, sugli animali umani e le loro invadenze. Per esempio, restando al numero di ieri, ecco un esempio: “Un uomo si traveste come il giocattolo preferito del suo cane: ecco come reagisce l’animale”. Oppure: “Il cane d’assistenza sbava e soffre di flatulenza, i vicini di posto sull’aereo chiedono il rimborso del viaggio”. (Quest’ultimo, dalla Stampa, è firmato Giorgio Bracco. Che avremmo nominato direttore, dopo aver letto anche, pochi mesi fa, il suo articolo intitolato “Addio a Bracco, il cane di quartiere morto a 18 anni dopo una vita di libertà e indipendenza”).

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