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piccola posta

Vannacci? Checco Zalone aveva già detto tutto, e riso di tutto

Adriano Sofri

Ora un generale (che cosa più zaloniano di un generale? Un tenente colonnello, direte voi) dice le stesse cose del comico, ma solo la prima metà. Speriamo Checco continui a ballare con Helen Mirren

Guardate dove arriva un cambio di semiconsonante, da Jannacci a Vannacci. Ho ricevuto la fotografia di un cartello sulla vetrina di un locale sul litorale pisano-livornese. Dice: “Dovrebbe torna’ di moda esse omini”. Maiuscolo. L’avevo già sentita. No, era: Restare umani. Quasi lo stesso, no? Era il motto di un giovane italiano a Gaza. Va’ a decidere chi è un italiano vero. (E un’italiana? Egonu martedì schiacciava per fatto personale, povera Bosnia). Ah no, avevamo cantato anche il “torniamo ad esser uomini”, era il 1966 – salute a te, Rudy Assuntino! “Buttiamo a mare le basi americane / ... smettiamo le abitudini / torniamo ad esser uomini”. C’era una canzone per tutto. Gira la rota del Ventuno, a morte i preti e i frati, viva Giordano Bruno. Insomma: come mai una risata non seppellisce le bischerate di Vannacci?  Voci ragionevoli avvertono: non deve averle scritte da solo, c’è del metodo in queste bischerate. Probabile, stanno già producendo quattro o cinque partiti fascisti nuovi o rinnovati, uni o trini.

A distanza di qualche giorno e mente fredda, il vero, drammatico interrogativo riguarda il ruolo di Checco Zalone nella storia d’Italia. DICO SUL SERIO. Checco Zalone aveva già detto tutto – e riso di tutto. Ora un generale (che cosa più zaloniano di un generale? Un tenente colonnello, direte voi) dice le cose di Zalone, ma solo la prima metà. Qualcuno aveva dubitato, a suo tempo, del bilico di Zalone. Forse, a sua mezza insaputa, Zalone aveva spianato la strada alle bischerate del generale? Ma figurarsi!, il bilico è l’antidoto alla (s)correttezza politica. E se fosse il generale a seppellirsi con una risata propria? Sarebbe un bel colpo, preparato dall’aria con cui dice le bischerate stando attento a non ridere. Peccato, non succederà. Marcerà con Alemanno. Noi, gli italiani veri, siamo quelli che ballarono con Helen Mirren.

P.S. Avevo spedito questa piccola posta, e ogni cosa era al suo posto, e d’improvviso sono stato trafitto da un pensiero terribile: e se Checco Zalone ballasse col generale? Che incubo: altro che la fine della sinistra. Dio non voglia. E comunque lei no, Helen Mirren no.

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