La presentazione dell'ultimo libro di Massimo Toschi (screen da YouTube) 

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Auguri a Massimo Toschi, nuovo presidente del Movimento Shalom

Adriano Sofri

In Toscana è stato assessore a “Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione dei popoli” oltre che ai diritti dei disabili: può suonare magniloquente e retorico, ma lui faceva sul serio

Questi sono i miei auguri a Massimo Toschi. Forse lo conoscete, è stato un interlocutore frequente nei programmi di Gad Lerner. Ha 77 anni. E’ stato, nella Toscana di Claudio Martini e poi di Enrico Rossi, assessore a “Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione dei popoli” oltre che ai diritti dei disabili: denominazione inedita e che può suonare magniloquente e retorica, ma lui faceva sul serio. Del resto Firenze aveva avuto la santa megalomania di La Pira. Toschi ha viaggiato per il mondo, compresi i luoghi più martoriati e arrischiati – l’Algeria della guerra civile, la Sierra Leone dei bambini soldato, l’Iraq, il Burkina Faso, il Sudafrica, la Libia, i Balcani, Israele e Palestina… Un “abile per la pace”, si intitolava un suo libro del 2013, evocando la poliomielite che lo aveva colpito prima che compisse un anno. Un paio di mesi fa, nemmeno, Massimo Toschi era in ospedale a Lucca, e si temeva fortemente per la sua vita. Ne è uscito, e abbiamo, i tanti suoi amici, tirato un gran respiro di sollievo. Ha dalla sua una gran fede, e ci conta, una fedele formazione dossettiana, un attaccamento a don Lorenzo Milani

Era abbastanza, ma ho visto che ha appena pubblicato un nuovo libro, una raccolta ingente di suoi scritti per Città nuova, 2009-2020, intitolata, con le parole bellissime di Isaia, Sentinella, quanto resta della notte?, per l’editrice lucchese Pacini Fazzi. L’hanno presentato, a Lucca, col suo amico Romano Prodi, Alberto Melloni, gli amministratori cittadini e l’arcivescovo Giulietti. 

Ieri poi ho trovato una notizia fresca da San Miniato, sede del Movimento Shalom, che ha appena nominato Toschi suo presidente onorario, succeduto al vescovo Roberto Rodríguez, amico di papa Francesco, morto di Covid in Argentina. Bella convalescenza. 

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