Alexander Langer (Ansa) 

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Le più importanti riviste del Novecento sono in rete grazie a una biblioteca meritevole

Adriano Sofri

Tutti i numeri del settimanale "Fine secolo", insieme ad altro materiale prezioso, sono consultabili grazie alla Biblioteca Gino Bianco. Con il contributo della Fondazione Alfred Lewin e la Fondazione Alexander Langer

Dal febbraio 1985 al marzo 1986 uscì, come supplemento culturale del quotidiano Reporter, il settimanale Fine secolo, la più bella rivista di testi e di immagini, curata da Nora Barbieri, Franco Travaglini, Ginevra Bompiani, Paolo Bernacca, Marino Sinibaldi, oltre che da me. Ora, col contributo dei curatori della forlivese Una città, la Fondazione Alfred Lewin e la Fondazione Alexander Langer di Bolzano l’hanno messa gratuitamente in rete nel sito della Biblioteca Gino Bianco. Guardatela, leggetela, e poi ne parliamo. Qui: https://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=88&t=elenco-flipping-Fine+secolo .

Fine secolo diede l’impressione di spalancare le finestre sul mondo nuovo dopo che si era rimasti a lungo in penombra, per paura che la luce ferisse occhi disabituati. Dedicò anche alcuni numeri monografici, rubriche e pagina della poesia a parte, a Giorgio Pasquali, Sandro Pertini, agli anni 70, a Pier Paolo Pasolini, a Marco Pannella, alla Lettera a una professoressa, a Elsa Morante, alla democrazia in Polonia…

Nel sito della Biblioteca, che comprende fondi preziosi di Nicola Chiaromonte, Andrea Caffi, Gino Bianco, Katharina Mann, Lisa Foa, gli opuscoli mazziniani e socialisti ecc., sono gratuitamente sfogliabili, complete o parziali, molte delle più importanti riviste, italiane e no, del Novecento.

La Fondazione Alfred Lewin prende il nome da un giovane ebreo socialista, assassinato con la madre nella strage del settembre 1944 a Forlì, con altre decine di persone. Dopo 57 anni la sorella di Alfred, Lissi, poté fortunosamente venire a conoscenza della sorte di sua madre e suo fratello. Lissi ha presieduto la Fondazione fino alla morte, nel 2009.