La vita degli artisti in Kurdistan

Adriano Sofri

La storia di Taha Aghajan, un attore famoso di cinema (The Face of the Ash, 2014) e soprattutto di teatro

La guerra e le difficoltà economiche hanno ridotto di molto in Kurdistan le occasioni di lavoro per gli artisti, sicché, malgrado loro, è più facile incontrarli e abusare del loro tempo. Avevo appena conosciuto Taha Aghajan, un attore famoso di cinema (The Face of the Ash, 2014) e soprattutto di teatro. Nato a Khanaqin sessant’anni fa, Aghajan era venuto a vivere a Erbil, dov’era conosciuto da tutti anche per essersi portato dietro il contegno bohemien che in gioventù era stato proprio della sua generazione. Quando seppe di essere gravemente malato e di poter tentare delle cure per le quali non aveva i mezzi, Aghajan fece un pubblico appello a sottoscrivere per lui. Tenne a spiegarne la motivazione: vi chiedo di aiutarmi non per me, ma per voi. Non voglio che alla mia morte siate troppo tristi e vi sentiate anche in colpa. Aghajan è morto il 15 febbraio, di un cancro al cervello.

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