Uniqlo apre il suo primo negozio a Milano

Paola Bulbarelli

Dal 13 settembre uno store di tre piani in piazza Cordusio del marchio di punta della holding Fast Retailing, gigante della distribuzione da 19,17 miliardi di dollari capitanato da Tadashi Yanai

Ne parlavano da tempo, prima sì, poi no, poi forse. Ma, finite le chiacchiere, la realtà è arrivata e finalmente il 13 settembre alle 10 a Milano aprirà i battenti Uniqlo, marchio di punta della holding Fast Retailing, gigante della distribuzione da 19,17 miliardi di dollari con oltre 3 mila negozi in 23 mercati, capitanato da Tadashi Yanai. 
  

Non c’era milanese che non tornasse dall’estero con i piumini più leggeri che ci siano, con i cashmere, in 50 colori, a poco prezzo. Compravano ulteriori valige per poter stipare il prezioso carico, introvabile in Italia. Ora non ci sarà più bisogno di varcare i confini del paese, basterà andare in piazza Cordusio, proprio accanto a Sturbacks, per trovarsi di fronte ai tre piani, 1.500 metri quadri di maglie, pantaloni, cappotti, giacconi, mutande, calze e tutto quanto serve per vestirsi bene, classicheggiante ma con il tocco jap che rende tutto immediatamente contemporaneo.

    
Uniqlo, che ha iniziato la sua avventura a Hiroshima nel 1984, arriva nello storico edificio che Hines ha acquistato da Sorgente nel 2016 per 130 milioni di euro. Sono stati necessari più di due anni di lavori di ristrutturazione per un investimento che supera i 20 milioni di euro. L’edificio fu progettato da Francesco Bellorini, ingegnere varesino tra i più rinomati nell’ambiente architettonico milanese della fine dell’800. E oggi, al suo interno, trovano spazio la grande scala di design, le ampie vetrate, le installazioni e piante tipiche del giardino giapponese e delle corti milanesi che ne fanno, strutturalmente, uno dei punti vendita più belli al mondo. L’illustratrice Olimpia Zagnoli ha decorato le vetrine su Piazza Cordusio oltre a una porzione dello store con un’opera site-specific dalle dimensioni extra-large.

    
L’arrivo di Uniqlo conferma che il celebre scorcio milanese, meta di cittadini e turisti, storicamente riconosciuta come la piazza delle banche, cambia volto e vira sempre più verso il fashion e il lifestyle. “Milano è centrale nel mondo della moda – ha detto Tadashi Yanai – per noi è il primo negozio in Italia e non poteva essere che qui”. C’è pure un riconoscimento alla moda milanese con pezzi ad hoc, stile italiano e giapponese mixati tra loro ma sempre nel diktat di Uniqlo, nulla di eclatante o modaiolo ma un abbigliamento semplice, low profile, democratico, a prezzi accessibili a tutti. Non mancano manifesti del capoluogo lombardo con la campagna Today’s Classic che vede coinvolti sette ambassador locali, protagonisti d’eccezione della vita meneghina ritratti in luoghi iconici della città. 

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