Insoliti sospetti

Roberto Persico
Salvo Toscano
Newton Compton, 288 pp., 4,90 euro

Dopo qualche anno di latitanza, ritornano in libreria i fratelli Corsaro, che i lettori de “L’enigma Barabba” attendevano con impazienza. Gli ingredienti sono quelli che i fedelissimi di Toscano conoscono bene: i due fratelli, l’avvocato “buono”, sposato e cattolico, amante della lirica, con i guai in famiglia e con la fede di tutti gli sposati cattolici; il giornalista “cattivo”, impenitente dongiovanni che sogna l’amore vero e accompagna le sue indagini con i classici del rock; il linguaggio ironico, agile, accattivante; i personaggi di contorno sempre “veri”, uomini e donne reali, mai figurine da film (viene in mente l’ammonimento di Flannery O’Connor, “Ogni scrittore serio cerca di ritrarre la realtà come si manifesta nella concreta vita sensibile”). Stavolta però Fabrizio, il giornalista, cronista di nera, si trova dall’altra parte della barricata. Mandato infatti a intervistare Onofrio Palillo, un delinquente di mezza tacca vittima di un errore giudiziario, trova la porta semiaperta. L’uomo non risponde, la luce non funziona, Fabrizio avanza a tentoni, tocca qua e là, inciampa in un cadavere; si sporca di sangue, si spaventa, fugge giù per le scale. La polizia non crede alla sua versione dei fatti: per il commissario l’assassino è lui, che finisce dietro le sbarre dell’Ucciardone, nella scomoda posizione dell’imputato. Tocca a Roberto sbrigarsela da solo. Toscano non rinuncia però alla sua caratteristica costruzione del racconto, basata sull’intreccio delle due voci a capitoli alterni; perché anche Fabrizio, raccogliendo sussurri fra una cella e l’altra, contribuisce allo svolgimento delle indagini. Che poco a poco portano alla luce una losca vicenda di tanti anni prima, che attraverso imprevedibili ramificazioni dalla Sicilia alla Lombardia ha condotto all’omicidio di Palillo. Non si toglie nulla alla sorpresa del lettore anticipando che, prevedibilmente, alla fine Fabrizio sarà scagionato; alla sua curiosità di scoprire come sono andate le cose per davvero. Una segnalazione, fra i comprimari, merita don Trovato, l’antico professore di liceo dei due fratelli, che qui come nei racconti precedenti fa un’apparizione fulminea ma decisiva. E un nota bene conclusivo: chi conosce già i fratelli Corsaro avrà il piacere di ritrovare vecchie conoscenze, come il vicequestore Domenico Fisichella, duramente provato dalla vita ma ancora una volta pronto a rispondere all’appello degli amici; a chi si affaccia per la prima volta alla Palermo di Toscano qualche riferimento sfuggirà. Avrà modo di rifarsi recuperando con una personale caccia al tesoro le ormai quasi introvabili storie precedenti.

 

INSOLITI SOSPETTI
Salvo Toscano
Newton Compton, 288 pp., 4,90 euro

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