Moratoria su due espressioni: "Ce lo chiede la base", "bisogna tornare tra la gente"

Al direttore - Vedi Sarkozy a farsi aiutare a casa propria...

Giuseppe De Filippi

 


 

Al direttore - Dopo due settimane dal voto, mi consenta di rivolgere un appello accorato ai dirigenti del Pd: fate un fioretto e promettete di non pronunciare più l’espressione “bisogna tornare tra la gente”. Perché è un distillato di qualunquismo, falsa coscienza, scadente pensiero critico difficile da bere. Anzitutto da chi il 4 marzo vi ha confermato la sua fiducia.

Michele Magno

 

Giusto appello. Ne servirebbe un altro però. Oltre a fare un fioretto per dire basta con questa storia del “bisogna tornare tra la gente” servirebbe un’altra promessa e smetterla di dire frasi simili a questa: “Ce lo chiede la base”. Il “ce lo chiede la base” è stato per anni un modo pigro e modesto usato dal mondo progressista, e non solo, per non assumersi la responsabilità di alcune scelte politiche. Oggi il “vediamo cosa ci dice la base” potrebbe essere il nuovo mantra utilizzato dal mondo progressista per delegare al suo popolo, ai suoi iscritti, il compito di prendere una decisione che la classe dirigente potrebbe non avere il coraggio di prendere fino in fondo: scegliere cosa fare con il prossimo governo. C’è solo un piccolo problema: l’idea di un referendum tra gli iscritti, per il Pd, può avere un senso se si chiede di approvare una decisione, come fatto in Germania dall’Spd, non avrebbe senso invece, e sarebbe una pazzia, chiedere alla base di scegliere al posto di chi dovrebbe decidere. La base, su alcuni temi, ha senso consultarla per chiedere sì o no. Non per delegare a qualcun altro il compito di scegliere al posto proprio. Sempre che poi abbia davvero senso chiedere ai rappresentati di ratificare una scelta che dovrebbe essere fatta esclusivamente dai rappresentanti. O no?

 


 

Al direttore - I grillini sono una minaccia e l’Europa teme Salvini ancor più di loro. E’ più auspicabile che il Pd scelga la strada dell’opposizione e si vada presto (a meno di un governo monstre Lega e 5 stelle) a nuove elezioni o che il Pd medesimo appoggi esternamente un governo grillino o di centrodestra, consentendo alla nuova legislatura di sopravvivere?

Lorenzo Lodigiani

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