Il Veneto e il pericolo di giocare con la Costituzione

La regione Veneto aveva approvato cinque quesiti da sottoporre al giudizio degli elettori. La Corte costituzionale ne ha bocciati quattro. Cosa dice il Referendum

Al direttore - Da duro di comprendonio qual sono, continuo a non capire, anche se il referendum lombardo-veneto era incentrato sull’autonomia, come mai la Costituzione più “bella” del mondo, ma ahimè molto di parte, permetta ancora oggi che il Trentino-Alto Adige Südtirol, e non solo, continui a essere privilegiato grazie allo statuto speciale, non saranno per caso austriaci, mentre il Veneto non debba godere degli stessi privilegi, e sottolineo privilegi che nulla hanno a che vedere coi diritti?

Enzo Bernasconi

  

La questione mi sembra semplice. La regione Veneto aveva approvato cinque quesiti da sottoporre al giudizio degli elettori. La Corte costituzionale ne ha bocciati quattro (compreso quello in cui la regione chiedeva di votare per avere uno statuto speciale). Ora la regione Veneto vorrebbe dimostrare che il voto sul referendum di domenica era anche su un quesito relativo a un tema bocciato dalla Consulta. Giocare con gli elettori può avere un senso. Giocare con la Costituzione, come dimostra la Catalogna, alla lunga potrebbe essere pericoloso.

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