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innamorato fisso

La misteriosa storia del calciatore latitante

Maurizio Milani

Campionato di seconda categoria di calcio Isernia. Un giocatore dopo aver ricevuto un fallo dice con alta voce: “Mi ha tirato zoppo”. Poi si dilegua e scompare per anni. Fine? Non proprio

Un evento molto bello è successo nel 1951: campionato di seconda categoria di calcio Isernia. Un calciatore dopo aver ricevuto un fallo dice con alta voce (ma senza rancore): “Mi ha tirato zoppo”. Subito si allontana dal terreno di gioco, apre la porta di recinzione del campo, non passa dallo spogliatoio, ancora vestito da calciatore si dilegua. Siamo alla metà del secondo tempo. Pubblico, arbitro, dirigenti, atleti, tutti rimangono attoniti. Anche perché non c’era rabbia quando ha detto: “Mi ha tirato zoppo”. Da allora di lui non si sa più niente. Non è tornato a casa, non si è presentato a lavoro, nessuno l’ha più visto. Inutili gli appelli: “Se vedete uno vestito da Torpedo Isernia (la squadra dove militava) avvertite le autorità”. Qualcuno dice di averlo visto a Milano Lambrate chiedere la giusta elemosina. Ma gli inquirenti non sanno credito a tali segnalazioni. Il “Mi ha tirato zoppo”, così verrà chiamato, non risulta reperibile. Oggi dovrebbe avere ottantanove anni. Ieri si è presentato uno: “Sono io il ‘Mi ha tirato zoppo’”. Dice cose verosimili che però potrebbe averle lette sui giornali. Il confronto con la moglie è positivo. Lei dice: “Sì, è lui! E’ un marito dai ragionamenti da deficiente”. E’ una storia che ricorda molto lo smemorato di Collegno, ma è diversa. Il “Mi ha tirato zoppo”, dopo essere legittimato dalla consorte, scompare la sera del banchetto. Qualcuno dice che è un informatore della Cia usato come uomo basamento Enel in alcune pose di elettrodotti verso l’ex Jugoslavia. L’ultima frase sentita da lui è stata: “Han tirad sop”, mi hanno tirato zoppo in dialetto lombardo, lui che lombardo non era.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.