Gli attori (da sinistra) Mario Carotenuto, Gigi Proietti, Francesco De Rosa ed Enrico Montesano in uno scatto di scena sul set del film Febbre da cavallo (1976) di Steno

Truffa fissa

Maurizio Milani

Consigli e idee per evitare i delatori e prendere il reddito di cittadinanza senza averne diritto

Premessa. Appena entrerà in vigore il reddito di cittadinanza avremo un’ondata di delazioni. Roba che non si vedeva dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Il governo prenderà atto e metterà in tutti i comuni delle cassette (tipo posta) dove i delatori potranno imbucare le lettere con i nomi di chi prende il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Tanti si chiedono: perché non un sito internet per delatori? Semplice: perché tanti delatori anziani (come me) non hanno internet. Ma entriamo nel merito della truffa ai danni dello stato. Ci sono diversi modi per accedere a tale reddito senza averne i requisiti. Vediamoli insieme, senza fare apologia di reato, che comunque in questo articolo c’è.

   

Prendere la residenza al campo rom di via Bonfadini a Milano. Qui risultano tutti nullatenenti. Non c’è limite ai residenti, tanto chi viene a vedere se risiedi veramente lì? Nel caso, il tuo vicino di roulotte può dire che sei andato a raccogliere il ferro senza fine di lucro, per far passare la giornata. Prima di finire al campo rom bisogna intestare quello che si ha a un prestanome. Questa nobile figura un po’ in ombra negli ultimi anni torna di moda, anzi diventa così diffusa che il governo dovrà istituire un apposito albo per le teste di legno. Come ragazzo sono indeciso se fare da prestanome a un truffatore o prendere un prestanome e truffare direttamente. Dipende cosa vuole il prestanome. Con la confusione che c’è nei servizi demografici è abbastanza semplice per un unico soggetto percepire più redditi di cittadinanza. Basta avere più identità false.

 

Ecco dunque un’altra figura che lavorerà di più, i falsari di documenti. Questi riusciranno a soddisfare tutte le richieste per avere 5-6 carte d’identità che ogni persona farà? Non so. Certo che se la truffa diventa una prassi non possono mettere in galera 5-6 milioni di cittadini, per cui ci sarà un condono. Ma poi, parliamoci chiaro, il diritto di prendere 780 euro al mese ce lo abbiamo tutti. Mio figlio per esempio è in Zambia con una onlus. Non può andare avanti a mangiare radici di dubbia provenienza (no bambù). La soglia minima per accedere al reddito è 5.000 euro in banca e casa di proprietà di 31 m2. Bene, basta ritirare i soldi in più in banca e spenderli in gratta e vinci e tirare su un muro di tramezzo nell’appartamento da 60 m2. Se qualcuno ha una casa di 200 m2 tira su più muri di tramezzo e gli appartamentini che ne escono li intesta a un masai.

 

Bello, per prendere tale contributo, è anche farsi passare per scemo, tutto dovuto a una delusione d’amore. Poi basta, dateci il reddito di cittadinanza senza che noi dimostriamo di meritarlo. Abbiamo aperto un gruppo su Facebook: “Reddito di cittadinanza senza dimostrare che lo merito”. Vogliamo contanti e non carte di credito vincolate ai prodotti che dici tu, Di Maio. Se me li dai li spendo come voglio. Poi il governo non faccia tante storie e mi molli 10.000 euro all’anno senza lavorare. Li userò per pagare le 200 multe che ho preso nei vari comuni lombardi. Cosa aspettate? Mandatemi 780 euro adesso, così vado subito a pagare: tassa sui rifiuti, multe, irpef, Iva, debito al supermercato. Tutto, ho evaso tutto. Altro che 780 euro, per tirarmi pari non bastano 750.000 euro.

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