Sono nonno e mi occupo di treni

Maurizio Milani

Come lavoro compilo l’orario ferroviario delle F.S. Tutti gli anni curo quello nuovo

Gentilissima Signora Anna; sono innamorato fisso di te. Abito in provincia di Rieti. All’età di trentacinque anni andai a vivere con i nonni. Dopo alcuni mesi ho iniziato a vestirmi come il nonno. Oggi sono diventato nonno anch’io. La notizia mi è giunta in questo momento. Per me non cambia niente. Affitto, telefono, gas, luce, acqua, spazzatura, imu, ecc… continuano a pagarli i miei nonni. Un domani ci penserò. Nel caso c’è il Comune. Ieri sono corso in una antichissima pasticceria per chiedere determinate cose. La mia ragazza è venuta a saperlo e mi ha lasciato. Come lavoro compilo l’orario ferroviario delle F.S. Tutti gli anni curo quello nuovo. Sono nella sezione che si occupa dei treni preposti per trasportare cani. Il lavoro mi piace ma vorrei fare il custode giudiziario degli oggetti smarriti al porto di Durango. Tu Amore cosa dici? No; meglio rimango dove sono. Anna possiamo vederci anche oggi? Tieni conto che per guadagnare un po’ di più faccio le pulizie presso gli uffici di una start-up di Milano. In questo periodo mi sono messo con una ragazza. E’ gelosissima. Pensa che mi accompagna al lavoro e mi viene a prendere. E’ quella signora che stava prima con il direttore della Conad (nella pubblicità). Lei mi ha detto che facevano solo finta. Però come fai a crederle? Adesso ti saluto e ti mando un bacio.

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