Foto LaPresse

Invece di chiedere la verità su Regeni ad al Sisi non sarebbe più semplice chiamare Londra?

Pietrangelo Buttafuoco

Sergio Mattarella si congratula con il presidente egiziano per la sua rielezione e ne approfitta ricordargli “l’impegno per arrivare a risultati sulla barbara uccisione” del giovane ricercatore

Sergio Mattarella si congratula con al Sisi per la sua rielezione e ne approfitta per chiedere al sempre più vittorioso leader egiziano la verità su Regeni. Insomma, il Capo dello Stato gli scrive – “l’Italia, come sempre, non farà mancare il suo sostegno” – per poi fare tanti occhielli e tante asole. Gli ricorda, appunto, “l’impegno per arrivare a risultati sulla barbara uccisione di Giulio Regeni”. E’ una faticaccia, quella delle Istituzioni italiane, per stabilire un equilibrio tra “la ragione di mamma” – ovvero la richiesta dei genitori di Regeni, un povero ragazzo finito in un ingranaggio altrui, di avere una verità – e “la ragion di Stato”. C’è la necessità di tenere fede agli accordi politici e, soprattutto, a quelli commerciali. Faticosissima è la politica ancorché incombe il dettaglio tutto di onore chiamato sovranità. Ma senza perdere troppo tempo con Al Sisi, una telefonata – chi di dovere – a Londra, ai Servizi Segreti di Sua Maestà, non la può fare e farsi finalmente dare la verità su Regeni?

  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.