Alla luce dei numeri elettorali sarebbe bastato presentare una squadra pronta a governare. E invece
29 Giugno 2017 alle 06:00
Silvio Berlusconi (LaPresse)
Il Partito democratico – sconfitto ai ballottaggi di domenica scorsa – resta al centro del dibattito politico. In un'Italia dove è largamente maggioritaria l'identità moderata – la gran parte degli italiani, infatti, non è di sinistra – diventa urgente rafforzare la sinistra e, altresì, salvare dal crepuscolo egolatrico l’ultimo e più squillante leader, l’ancor giovine Matteo Renzi. Resta da capire perché, dall'altro lato, non sia iniziato un vero confronto. Alla luce dei numeri elettorali, non proprio ieri, ma già lunedì scorso, uno straccio di risposta alla realtà delle cose la destra l'avrebbe potuta dare. Fosse pure una squadra pronta a governare (quando, verbigrazia, arriveranno le elezioni). E, invece, il tema del traccheggio. La preparazione dell'agognata Grande Intesa. Quasi a voler salvare il salvabile a sinistra per evitarsi (perché, verbigrazia, ci saranno prima o poi le elezioni) l'incomodo di fare gol a porta vuota.
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Commenti all'articolo
Giovanni Attinà
30 Giugno 2017 - 13:01
Buttafuoco è sempre ottimista : in realtà l'Italia è moderata ma i suoi rappresentanti sono una piccola armata Brancaleone. Basta ricordarsi i periodi con il centrodestra al potere per la mancanza di programmi validi, di valori e di tanta coerenza. Non solo: per il mondo dell'informazione è stato uno sfracello con la messa sull'"altare" di persone provenienti dal centrosinistra o dalla sinistra. Questa è la piccola verità storica, anche se in Italia la memoria storica non esiste.
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pia.banchelli
29 Giugno 2017 - 18:06
La destra, secondo Berlusconi, è Berlusconi stesso. Ed, in parte, ha ragione. Salvini vuole essere il leader. Ma non vincerà mai. Quindi la faida interna impedisce di cercare un nuovo, e decoroso, candidato per sconfiggere una sinistra sfatta. La dea fortuna è dalla loro parte. Ma sono scettica nel credere che riusciranno ad accordarsi.Pia Banchelli
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