Lo ”Zuavo” ha le gambe nell'acqua, così Parigi controlla la piena della Senna

Redazione

Le gambe dello Zuavo, la statua che misura il livello delle acque al ponte dell'Alma a Parigi, non si vedono più: dopo giorni di incessanti piogge la Senna registra una piena. Solitamente la città adotta delle misure già quando i piedi del fante sono sott'acqua. In seguito alla guerra di Crimea, Napoleone III decise di ornare i pilastri del Ponte de l’Alma, appena costruito, con delle statue che rappresentassero i soldati che avevano partecipato alla battaglia: un granatiere, un artigliere e un soldato semplice, oltre al fante.

    

Lo Zuavo celebra l’eroismo del battaglione berbero che scalando un monte sorprese i russi alle spalle nella battaglia di Alma. A fare da modello allo scultore Diebolt fu André-Louis Gody, un soldato che aveva servito nella Guardia Imperiale e partecipato alla campagna contro la Russia. Una volta ultimate, le statue vennero poste a ornamento del ponte, sotto al quale rimasero fino al 1970, anno in cui il ponte venne rifatto e le statue vennero spostate. Mentre le altre statue sono state spostate a Dijon e a La Frère, lo Zuavo resta lì, da più di cent'anni, a misurare la Senna. Quando il fiume in piena raggiungeva i piedi della statua, mentre alle imbarcazioni veniva impedito di percorrere il fiume quando il livello dell’acqua raggiungeva le cosce del soldato, poiché significava che non era più navigabile. Anche oggi parigini possono controllare il livello dell’acqua sull’enorme statua: ai piedi allarme, alle caviglie pericolo, alle cosce tragedia, alle spalle Atlantide. Lì arrivò l'acqua nel 1910, durante la grande inondazione che colpì Parigi. 

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