Foto tratta dalla pagina Facebook di Lorenzo Jovanotti Cherubini

JovaBeachParty, Luca Carboni e cameriere un altro caffè, per piacere, alè

Guia Soncini

Luglio è il mese più “non sono mai dove dovrei”. La lettera di Guia Soncini ad Annalena Benini

Cara Annalena, luglio è il mese più “non sono mai dove dovrei”: non ero alla sfilata di Valentino quando Lauren Hutton inciampava in verde (anch’io barcollo! anche a me piace il verde! Lauren, non mi senti sorella?); non ero a Verona quando Elton John cantava che potevamo dire a tutti che quella era la nostra canzone, nel suo concerto d’addio (per fortuna i suoi addii son persino più labili dei miei); soprattutto, non ero a Rimini mercoledì. A fine serata, sul mio telefono, i messaggi spaziavano da “io c’ero e tu no, pappappero” a “così impari a dire che non vai nei posti senz’aria condizionata”. Era successo che al JovaBeachParty (insomma: quella roba in cui Lorenzo canta in spiaggia) c’era Luca Carboni, e i due avevano fatto Mare mare, e improvvisamente erano di nuovo quegli anni lì. Se tua figlia, un attimo prima di diventare una delle ragazze che sghignazzano, mi dovesse chiedere cos’erano gli anni 90, le spiegherei che si partiva da Bologna con le luci della sera, e in fondo al tragitto c’erano Rimini, Riccione, nei casi più estremi persino Gabicce, e vodka alla pesca, e vestiti di petali (giuro, ne avevo uno rosa e verde, chissà dov’è finito). Dicono, ma non voglio crederci, che i due abbiano persino omaggiato Lucio Dalla. Mare mare mare, ma cosa son rimasta a casa a fare.

Guia Soncini

 

Cara Guia, poi lo so che torni sempre a naufragare qui, nel 1992. Tutto quello che chiedo, comunque, è di non smettere di sghignazzare.

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