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Il Bi e il Ba
L'incazzatissimo "Operazione Montecristo"
Scritto nel 1970 da Lelio Luttazzi, vittima di un surreale errore giudiziario. Ogni minuto in più trascorso in cattività, scrisse il musicista, ha rappresentato per lui un delitto perpetrato dalla Repubblica Italiana nei suoi confronti
Imprigionare un artista è pericoloso, e più dei suoi sogni sono pericolose le sue insonnie: “Puttana Eva, non riesco ad addormentarmi. Stavo pensando: a parte la mostruosità italiota di una legge che permette a un inquisitore di compiere tutte le sue strampalate indagini, mentre un ipotetico innocente sta in galera; a parte la borbonicità di questo carcere, di questa cella, di queste mura, sono certo che il P.M., se avesse voluto, avrebbe potuto ordinare alle Autorità Carcerarie di offrirmi una sistemazione meno punitiva di questa, sempre rispettando le regole dell’isolamento. Ma non l’ha fatto. E nessuno mi toglie dalla testa che, in certi casi, un Accusatore rimane condizionato da una deviazione professionale che lo trasforma, con l’andar del tempo, in un persecutore. E, se è vero che io sto superando questa prova con la britannica disinvoltura di un personaggio di Wodehouse, se è vero che tutto ciò fa parte di un ben più vasto Disegno Cosmico, è anche vero che ogni minuto in più vissuto da me in cattività rappresenta un vero e proprio delitto che la Repubblica Italiana, per mano di Servi che andrebbero gettati alle murene, sta – e non mi sazierò mai di proclamarlo – perpetrando nei miei confronti. Mi rendo conto di annoiarvi con queste mie sterili recriminazioni, ma vi prego di mettervi un po’ nei miei panni. Solo se farete così, solo se vi immedesimerete in questo povero diavolo che non è né migliore, né peggiore di voi; solo se vi convincerete che io scrivo non solo per sfogarmi, ma anche per denunciare un Sistema nel quale mi adagiavo, beato e fiducioso, come forse fate voi; insomma, solo se mi concederete un po’ della vostra pazienza e del vostro affetto, questa mia modesta fatica non sarà vana”.
La “modesta fatica” è l’incazzatissimo Operazione Montecristo (Mursia 1970) del musicista Lelio Luttazzi, vittima di un surreale errore giudiziario. Ne uscì con un umorismo mostruosamente potenziato, un sentimento dell’assurdo da fare invidia a un esistenzialista e una fottuta paura della magistratura italiana.

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