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Il Bi e il Ba

Il M5s conserva gelosamente tutti i suoi vizi

Guido Vitiello

All'elettore sembrerà che i grillini abbiano smarrito la balordaggine eversiva dei primi tempi, ma in realtà il loro camaleontismo ha solo trovato la forma più adatta per sopravvivere. La volontà di riscossione animalesca del consenso, il daltonismo morale, la menzogna sistematica, l'istinto squadristico sono ancora perfettamente in piedi

Qualcuno ricorderà il Tognazzi della Marcia su Roma di Dino Risi, il contadino sedotto dal fascismo nascente che si porta sempre in tasca il programma di San Sepolcro del 1919 salvo constatare che, sulla via della presa del potere, il movimento abbandona tutti i suoi principi. E lui, sempre più avvilito, li cancella uno dopo l’altro dal suo foglietto (“Ecco tiè, te do pure la matita”, gli dice sarcastico Gassman, “tirace un frego e tira pure la catena”), finché una notte, in mancanza di meglio, è tentato di usare il programma dei fasci italiani di combattimento come carta igienica.

La forma elettronica di tutte le risoluzioni del M5s non consente questi bassi usi corporali, ma per il resto l’elettore grillino della prima ora si trova nella stessa posizione di Tognazzi: caduto anche il limite dei due mandati, dei proclami originari non resta in piedi nulla. Meno male, diranno alcuni: lo sgorbietto, o lo sgorbione, è diventato finalmente un partito quasi normale, ha abbandonato le sue balordaggini tra l’eversivo e il totalitario e si è, come usa dire, costituzionalizzato. Ci andrei piano con gli entusiasmi. Il M5s non è più il giocattolo di Casaleggio, d’accordo, ma conserva gelosamente tutti i suoi vizi congeniti: l’assenza di qualunque principio guida che non sia la riscossione immediata e animalesca del consenso, la refrattarietà al principio di non contraddizione, il daltonismo morale, il cinismo assoluto, la menzogna sistematica, l’istinto squadristico, la sollecita e servile adesione a tutte le imbeccate dei nemici internazionali della democrazia. Insomma, rassegniamoci: il M5s fa ancora schifo, ma il suo camaleontismo ha trovato la forma più adatta, nelle condizioni date, per far sopravvivere e propagare il suo schifo, nonché per imbalsamare lo schifo di classe dirigente che si ritrova; e questa forma è il partitino trasformistico clientelare-notabilare, pronto a vendersi (e a venderci) al peggior offerente. 

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