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il bi e il ba

L'unico argine all'estinzione del M5s è il Pd. Perché ostinarsi?

Guido Vitiello

Il Movimento 5 stelle formato Giuseppe Conte sarà una nuova Udc con tutti i difetti e nessun pregio. È già esistita, si chiamava Italia dei Valori e non ne sentivamo la mancanza

Sulla carta dovrei essere contento. Non mi sono mai fatto illusioni circa le possibilità di riformare, rieducare o redimere il M5s, e ho puntato tutto sull’unica prospettiva ragionevole per la salute della democrazia italiana: la sua estinzione politica. Per perseguire questo nobile scopo, ho auspicato per anni una soluzione radicale del problema, che consisteva in due mosse: 1) recidere il cordone tra la Casaleggio Associati e i gruppi parlamentari e 2) scilipotizzare i barbari, ossia fare in modo che le truppe grilline allo sbando, disposte a tutto per la rielezione, rinnegassero ad una ad una le loro balle fondative e si adattassero a votare cose quasi sensate.

 

 

Alla prima mossa ci sono arrivati da soli, proprio in questi giorni; la seconda, invece, si è resa impossibile quando il Pd, invece di scilipotizzare i barbari, ha provato per calcolo miope a ciampolillizzarli, onde poi accompagnarli alla definitiva giuseppecontificazione.

 

Dice: e dov’è la differenza? Semplice: il partito di Conte, viste le premesse, non potrà essere altro che una nuova Udc senza i due soli pregi dell’Udc, una dose di professionismo politico e una naturale estraneità alla cultura della forca – le buone eredità democristiane.

 

 

Ma noi una specie di Udc fatta di cialtroni e di forcaioli l’abbiamo già avuta, si chiamava Italia dei Valori, ed è stata la culla del M5s. Ora che siamo riusciti a far rientrare l’infezione, perché tenere vivo il focolaio?