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Milano è una città per single

Paola Bulbarelli

I dati dell’Anagrafe, i nuovi “concept” dell’immobiliare, i servizi (tanti) per una nuova socialità

Dal Bosco verticale al tavolo con al centro un albero da frutto, per Stefano Boeri, è stato un gioco da ragazzi. Se il primo parla di riforestazione metropolitana, il secondo si rivolge alla famiglia riprogettata che accoglie l’albero. “Genitori che tornano a vivere con i figli, persone che decidono di coabitare, allargamento che coinvolge persone separate – spiega l’archistar milanese che ama guardare ai fenomeni sociali – la casa ideale sarebbe quella a geometria variabile”. Perché ci sono sempre più persone che vivono sole e nuove sono le necessità abitative. “Monolocalizzazione delle stanze da letto che diventano locali attrezzati non solo per il dormire ma anche per il lavoro e l’assoluta circolarità della cucina come unico e vero luogo di comunità d’incontro”. Bisogna fare i conti con la realtà della famiglia milanese registrata dall’Anagrafe di Milano pochi giorni fa: nei primi sette mesi del 2018 sono state 745 mila le famiglie riconosciute da Palazzo Marino, ma ben 400 mila sono formate da una sola persona (163 mila due componenti e 92 mila da tre).

  

Da lì si apre un mondo creato apposta e si scopre che la società milanese si plasma su esigenze diverse. A settembre è prevista la crociera per single, sono disponibili ancora alcune cabine. Itinerario tra Francia e Spagna. Organizza Singlemilano.it, la community gratuita di single sotto la Madonnina. Meetup, rete che facilita l’incontro di persone, in concomitanza col weekend del Gp di Monza, ha in calendario una cena per single a tema Formula1, una mezz’ora per conoscersi e poi tutti a tavola (target ampio, 25-50 anni). Non manca il Sexy Food “momento di incontro ai fornelli rivolto a tutti i single di Milano che desiderano imparare a cucinare piatti piccanti e afrodisiaci”. Cinque lei e cinque lui potrebbero perfino conoscere il partner tra un assaggio e un sorso di vino (prenotazione obbligatoria a [email protected]). E non finisce lì. Con il sito speeddate.it i single meneghini possono trovare eventi che si svolgono due volte al mese in locali esclusivi della città. Dalla serata speed date dove i partecipanti, divisi in coppie, hanno 200 secondi di tempo per presentarsi (in una sola serata si possono conoscere almeno 25 single) allo speed dinner, una cena organizzata in tavoli da 6-8 persone tra uomini e donne. Insomma, una marea di iniziative per gente sola fino al raduno dei single milanesi all’Esselunga di viale Papiniano (nato su Facebook), notorio punto d’incontro.

 

Potrebbe essere diversamente nella città italiana capitale dei single? Dall’immobiliare ai consumi, la modificazione dell’offerta è profondamente mutata negli ultimi anni. Una città completamente diversa da un’altra, segnalata dall’Anagrafe: ci sono anche quasi seimila famiglie numerose, composte da 6 o più persone, più di mille ne contano 7, seguite da 341 nuclei con 8 famigliari, 123 da 9 e due famiglie che contano rispettivamente 16 e 17 membri. “In Lombardia si può arrivare anche a 20 mila famiglie numerose – spiega Antonello Crucitti, coordinatore dell’Associazione famiglie numerose – dal terzo figlio l’Unione europea considera una famiglia ‘numerosa’ perché di figli non se ne fanno più”. Ovviamente, famiglia numerosa e problemi diversi. “Importante non è più il metro quadro ma i servizi all’abitare – spiega Maria Silva, ingegnere, sviluppatore urbanistico che si è occupata del recupero delle periferie e di Piano casa con il precedente governo – sia per l’incremento dei single che delle famiglie con più componenti. Nei palazzi si prevedono spazi per lavorare, per studiare, possibilità di co-working, locali per le badanti di condominio. Si cercano spazi verdi, spazi comuni con baby-sitter in comune, asili e luoghi per i compiti con i bambini. L’idea di smart city si sta sviluppando velocemente perché la tecnologia può dare una mano a superare gli ostacoli e a mettere in comunicazione le persone per aiutarsi vicendevolmente”. Un trend sociale, al punto che alcune grosse aziende hanno perfino regalato le cucine per allestire cene sociali nei condomini.

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