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Granmilano

Al Giardino dei Giusti una mattina di danze per onorare le donne di Teheran

Cristina Giudici

L'iniziativa dell'associazione Maana si ispira alle cinque donne di Teheran arrestate per aver danzato e condiviso il video sui social. Il flashmob inizierà domenica alle 11 e sarà guidato da proprio da una ballerina

L’immaginazione, come scriveva Hannah Arendt, “è quella capacità della mente che ci dà la possibilità di vivere dentro di noi situazioni che non ci appartengono e che crea un legame di prossimità fra noi e gli altri”. Da questa riflessione, molto cara al presidente della Fondazione Gariwo, Gabriele Nissim, è nata l’idea di creare, a Milano, un evento ispirato alla danza delle cinque ragazze di Teheran che l’8 marzo scorso hanno ballato nel quartiere di Ekbatan sulle note di “Calm Down” di Rema e Selena Gomez e sono state per questo arrestate, dopo aver condiviso il video su Tik-Tok, diventato virale ed emulato da tante ragazze iraniane (anche davanti al carcere di Evin). La loro danza ribelle è stata il punto di partenza per organizzare il prossimo 2 aprile, domenica, dalle 11 di mattina, al Giardino dei Giusti di Milano del Monte Stella, un flashmob dedicato alle ragazze iraniane che – capelli al vento, ombelichi scoperti – hanno sfidato il regime degli ayatollah con il loro inno alla Gioia.

 

La Fondazione Gariwo ospiterà nel Giardino dei Giusti l’iniziativa dell’associazione Maana, formata da attiviste iraniane che sono quasi tutte artiste. Il flashmob verrà guidato da una ballerina iraniana, Saba Poori, venuta in Italia per studiare (“La danza è stata sempre il mio sogno. In Iran ho conosciuto una maestra che mi dava lezioni in casa perché  dovevamo nasconderci”). L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, è anche un modo per continuare a tenere accesi i riflettori sulle proteste in Iran. E festeggiare in questo modo anche il Giorno della natura, Sizdah bedar, che coincide con il primo giorno della primavera quando, secondo la tradizione iraniana, si passa una intera giornata immersi nella natura. Chiunque potrà partecipare all’iniziativa, ascoltare le testimonianze di attiviste iraniane oltre agli interventi, fra gli altri, di  Rayhane Tabrizi  (presidente dell'associazione Maana) e di Gabriele Nissim. Ci sarà anche un momento di raccoglimento davanti al cippo che ricorda Neda Agha Soltan, la studentessa uccisa nel 2009 a Teheran durante le proteste del Movimento verde e onorata al Giardino dei Giusti dal 2010.

 

Alla fine della cerimonia, come prevede la tradizione iraniana, sarà possibile fare un picnic con il proprio pasto al sacco. “Il flashmob, con lo stesso ballo delle ragazze di Ekbatan, vuole sostenere le ragazze iraniane e protestare contro la repressione che da 44 anni sta soffocando il popolo iraniano”, spiegano le attiviste dell’associazione Maana. Questo appuntamento è una nuova tappa della road map della Fondazione Gariwo che oltre agli eventi, alle attività didattiche, attraverso il suo magazine racconta le Storie dei Giusti, degli attivisti e delle attiviste che combattono o hanno combattuto  – talvolta immolandosi per disperazione o per risvegliare l’attenzione sopita dell’occidente – contro i dogmi del fondamentalismo islamico. “Proviamo a immaginare il loro coraggio quando, in pieno giorno, sono scese in strada per registrare in video la loro danza per la libertà per spronare altre ragazze alla resistenza”, osserva Nissim spiegando il valore di questa iniziativa. “E poi immaginiamo l’umiliazione che hanno subìto, quando dopo pochi giorni sono state arrestate e, dopo un lavaggio del cervello, costrette a un pentimento forzato e a manifestare la loro sudditanza al regime con un nuovo video, negli stessi luoghi della loro protesta, indossando il velo e lunghi abiti neri tradizionali. Per questa ragione dobbiamo diventare messaggeri della speranza e impegnarci affinché nei tanti Giardini dei Giusti fioriscano tante danze per la libertà e si gridi ad alta voce che a Teheran deve esser possibile un nuovo inizio di umanità per le donne”. 

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