IL VIDEO RACCONTO

Insieme sotto la stella di David, bandiera di libertà. Facce, gesti e voci dalla fiaccolata pro Israele

Più di tremila persone si sono riunite sotto l'Arco di Tito, a Roma, in sostegno dello stato ebraico attaccato dal terrorismo di Hamas

Giorgio Caruso

Più di tremila persone si sono riunite sotto l'Arco di Tito, a Roma, per la fiaccolata organizzata la sera di martedì 10 ottobre dal Foglio in sostegno di Israele. Hanno partecipato i rappresentanti del governo, i partiti della maggioranza - Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia – e anche l'opposizione. Unico assente: il Movimento 5 stelle. Tante le bandiere di Israele, le candele e gli striscioni. "Hamas = Isis", si legge su alcuni cartelli, "La libertà dell'Occidente si difende sotto le mura di Israele", recitano altri.

 

"La bandiera della pace oggi è la bandiera con la stella di David, l'unica che va esposta sul Campidoglio", dice Giuliano Ferrara, tra gli applausi. "Come governo italiano non mancheremo di sostenere il diritto di Israele di essere sulla carta geografica. Nessuno ha il diritto di cancellare l'unica democrazia del medio oriente. L'Italia si batte perché Israele continui a essere libero dal terrorismo", garantisce il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Matteo Richetti di Azione condanna gli atti terroristici di Hamas e sottolinea "il diritto del popolo di Israele di esistere e di resistere a un attacco che va in tutti i modi fermato". Dal palco l'ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, avverte che il popolo di Israele "non è più disposto a tollerare il dominio dell'organizzazione terroristica Hamas", promettendo che saranno fermati in tutti i modi. Punta il dito verso l'Occidente, Andrea Delmastro, parlato dei tanti finanziamenti dati a Ong legate per vie collaterali ad Hamas.

 

"Siamo in un luogo particolare, che rappresenta una delle prime sciagure che si sono abbattute sul popolo ebraico, alla base della presenza a Roma della più importante comunità ebraica", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "A loro - ha aggiunto - abbiamo il dovere morale di esprimere sostegno, vicinanza di fronte alla barbarie di un attacco terroristico che rappresenta uno degli ennesimi atti di antisemitismo che hanno costituito un tratto della storia del popolo ebraico". Vicinanza al popolo di Israele viene espressa anche da Massimiliano Romeo della Lega che spera che "l'Unione europea possa dare una mano e intervenga anche sul fronte diplomatico, cercando in tutti i modi di liberare gli ostaggi". "Quegli assassini non urlavano Palestina libera - dice Maurizio Gasparri di Forza Italia, riferendosi ai miliziani di Hamas, - ma 'Allah Akbar': c'è un modo fondamentalista e di malinteso senso religioso che è un'aggressione al mondo libero, non solo a Israele".

 

"Per noi Israele è libertà" dice il direttore Cerasa salutando i partecipanti mentre le bandiere sventolano in cielo e si intona l'inno di Israele.

 

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