Il gip di Perugia ha archiviato l'indagine sulla fantomatica associazione segreta, nata dopo le dichiarazioni di Amara. L'unico a crederci veramente è stato Davigo, condannato per rivelazione di segreto
La “loggia Ungheria”, la fantomatica associazione segreta composta da magistrati, politici, generali delle forze armate, imprenditori e persino esponenti del Vaticano, finalizzata a condizionare istituzioni e organi costituzionali, non è mai esistita. E’ la conclusione a cui è giunto (prevedibilmente) il giudice delle indagini preliminari di Perugia, che ha archiviato l’indagine accogliendo integralmente la richiesta avanzata dalla procura del capoluogo umbro, guidata da Raffaele Cantone, alla quale erano stati trasmessi gli atti da Milano. Il procedimento era infatti nato in seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Piero Amara al pm di Milano Paolo Storari.
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