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la decisione dei giudici

La Cassazione anticipa l'udienza sul 41-bis a Cospito: il 24 febbraio la sentenza

Redazione

I giudici decideranno se revocare o meno il regime di carcere duro al detenuto anarchico. La procura generale di Torino si esprime contro la revoca: il parere inviato a Nordio

Era prevista per il 7 marzo, ed era già stata anticipata. Ora la Corte di Cassazione ha ristretto ancora i tempi: il regime di 41-bis per il detenuto anarchico Alfredo Cospito sarà discusso il 24 febbraio. Questo mentre dalla procura generale di Torino è arrivato al ministro della giustizia Carlo Nordio il parere contrario alla revoca. Le condizioni di Cospito, che oggi 2 febbraio è in sciopero da 106 giorni, sono sotto sorveglianza ma critiche. Cospito ha perso 45 chili e 600 grammi e, non molti giorni fa, prima di essere trasferito da Sassari al carcere di Opera, era caduto rompendosi il naso. Al 24 febbraio, quando i giudici sceglieranno se revocare o meno il 41-bis mancano ancora 22 giorni: il che significherebbe 128 giorni di sciopero della fame per l'anarchico. 

“Sta in piedi, è lucido, vigile, reattivo, respira bene, è in grado di sostenere un dialogo anche con passaggi complicati", ha detto questa mattina di Cospito il consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli, che gli ha fatto visita in carcere. Al consigliere, l'anarchico ha detto di non volersi lasciar morire, ma nonostante ciò continua la sua protesta. Domani, andrà a trovarlo a Opera la senatrice Ilaria Cucchi. 

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