Le deliranti denunce di Bacco e Giorgianni, se la prendono pure con il Papa

Luciano Capone

Il caso Giorgianni-Gratteri non si ferma. Il giudice presso la Corte d’appello di Messina Angelo Giorgianni, autore insieme al medico Pasquale Bacco del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19” pubblicato con la prefazione del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, sta inviando una serie di diffide e denunce nei confronti di questo giornale e di chiunque accosti la sua figura all’antivaccinismo e all’antisemitismo. Si tratta di denunce davvero surreali. Perché è lo stesso giudice Giorgianni ad aver affermato di non essersi vaccinato e di non volerlo fare, perché ritiene i vaccini anti Covid pericolosi a tal punto da poter trasformare gli uomini in Ogm. Ed è il suo co-autore, il medico Bacco, ad aver ripetutamente affermato che “i vaccini sono acqua di fogna”.


Allo stesso modo, riguardo all’antisemitismo, è sempre il co-autore del suo libro Pasquale Bacco ad aver più volte affermato che la “lobby ebraica” comanda il mondo: la classica teoria complottista alla base dell’antisemitismo di qualsiasi epoca (nell’islam, nel cristianesimo, sotto gli zar e durante il nazismo). “Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche, hanno tutto in mano loro… la grande finanza…”, ha dichiarato Bacco.


La tesi, davvero surreale, proposta nelle denunce dagli avvocati di Giorgianni e Bacco è che queste parole non sono presenti nel libro, che comunque critica i vaccini e parla di un complotto mondiale. Come se gli autori, nella loro vita, fossero responsabili solo di ciò che hanno scritto nel libro e non di ciò che dicono altrove. Quanto alle frasi chiaramente antisemite, gli avvocati di Giorgianni – che sono anche quelli di Bacco – affermano che non sono state pronunciate da Giorgianni (ma da Bacco sì!). In ogni caso, il giudice con Bacco non solo ha scritto un libro, ma ha fondato l’associazione “L’eretico” e insieme partecipano a convegni e manifestazioni. Non risulta che abbia condannato pubblicamente le parole antisemite del suo socio né che abbia preso le distanze (in realtà qualcosa del genere non l’ha fatta neppure il dottor Gratteri, che continua a difendere la prefazione al libro di questi due soggetti). Bacco e Giorgianni continuano a diffondere indisturbatamente tesi deliranti sul Covid che “non ha ucciso nessuno” perché è “come una banale influenza”.

 


Ultimamente si sono uniti con un prete, tale don Minutella, scomunicato dalla Chiesa cattolica. In un video con il medico e il magistrato, don Minutella sostiene che Jorge Mario Bergoglio non sia il vero Papa, ma che sarebbe l’autore di un “golpe massonico-satanista annunciato dalla Madonna a Fatima col Terzo segreto”. E la Chiesa una “congregazione massonica sostenuta dai poteri forti”. Nel dialogo, il giudice Giorgianni arriva ad affermare che a guidare il Vaticano c’è “una vera e propria Mafia”.  La cosa da rilevare è che rispetto ai tre protagonisti di questa delirante diretta su Facebook, solo la Chiesa cattolica ha espulso (ovvero scomunicato) il suo aderente don Minutella. L’ordine dei medici e il Csm si tengono stretti sia Bacco sia Giorgianni.

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali