Europa Ore 7

Come l'Ue vuole cambiare la pubblicità politica online

I cambiamenti del Certificato Covid dell'Ue, l'autorizzazione dell'Ema al vaccino Pfizer-BioNTech per i bambini e la chiusura del Parlamento europeo. Le nuove sanzioni richieste contro il gruppo Wagner e la firma del trattato del Quirinale

David Carretta

La proposta introduce condizioni rigorose per il targeting e l'amplificazione, che saranno vietate quando vengono usati dati personali sensibili quali l'origine etnica, le convinzioni religiose o l'orientamento sessuale se non c'è consenso esplicito della persona interessata

La Commissione ieri ha presentato una proposta sulla trasparenza e sul targeting della pubblicità politica, nel quadro delle misure volte a tutelare l'integrità delle elezioni e il dibattito democratico aperto nell'Unione europea. Secondo le norme proposte, ogni messaggio pubblicitario di natura politica dovrebbe essere chiaramente qualificato come tale e contenere informazioni  chi l'ha finanziato e quanto è costato. Le tecniche di targeting politico e di amplificazione dovrebbero essere rivelate pubblicamente e con livelli di dettaglio inedito. Inoltre, il targeting politico sarebbe vietato quando si utilizzano dati personali sensibili senza il consenso esplicito dell'interessato. “Abbiamo visto troppi esempi dei rischi” per la democrazia “che derivano dal regno digitale, come le rivolte in Campidoglio quest'anno, come Cambridge Analytica, come il referendum sulla Brexit o le ultime rivelazioni di Frances Haugen su Facebook. Il pacchetto di oggi è una reazione a questi eventi”, ha detto la vicepresidente della Commissione, Vera Jourova.

La proposta della Commissione potrebbe cambiare profondamente i parametri della pubblicità politica online attuale.
Le nuove norme non si applicherebbero solo alle grandi piattaforme, ma a tutti gli operatori online. A essere presi di mira non sono solo gli spot diretti di un personaggio politico, ma anche i messaggi degli influencer che ricevono un compenso finanziario o di altro tipo. La logica è semplice: secondo la Commissione, gli influencer possono influenzare l'esito di elezioni o referendum, un processo legislativo o normativo o ancora un comportamento di voto. Le nuove norme prevedono avvertenze sulla trasparenza: la pubblicità politica a pagamento deve essere chiaramente qualificata come tale e fornire una serie di informazioni  (nome dello sponsor, importo speso per lo spot, provenienza dei fondi utilizzati, correlazione tra il messaggio pubblicitario e le elezioni o i referendum pertinenti). La proposta introduce condizioni rigorose per il targeting e l'amplificazione, che saranno vietate quando vengono usati dati personali sensibili quali l'origine etnica, le convinzioni religiose o l'orientamento sessuale se non c'è consenso esplicito della persona interessata. Sarà obbligatorio includere negli spot informazioni chiare che spieghino per quale motivo la persona è oggetto di targeting,

La proposta della Commissione prevede che gli stati membri siano tenuti a introdurre sanzioni pecuniarie efficaci, proporzionati e dissuasive in caso di violazioni delle norme sulla trasparenza della pubblicità politica. Le autorità nazionali per la protezione dei dati monitoreranno in particolare l'uso dei dati personali a fini di targeting politico e avranno il potere di imporre sanzioni pecuniarie conformemente alle norme dell'Ue sulla protezione dei dati. E' la parte più carente della proposta di Jourova. Siamo lontani dalle sanzioni che possono essere imposte con il Digital Market Act (DMA) e il Digital Service Act (DSA), i due regolamenti che fisseranno le regole del gioco per le grandi piattaforme. A proposito. Ieri al Consiglio Competitività i governi hanno raggiunto un accordo sulla posizione da difendere nei negoziati con il Parlamento europeo sul DMA e DSA. Il Parlamento completerà la sua parte di lavoro alla sessione di dicembre. Poi si aprirà il cosiddetto “trilogo” - i negoziati tra Consiglio e Parlamento - che dovrebbe concludersi sotto la presidenza francese dell'Ue nel primo semestre del 2022. Ci torneremo nei prossimi giorni.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di venerdì 26 novembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Come cambia il Certificato Covid dell'Ue - Il Certificato Covid dell'Ue avrà una validità di 9 mesi a seguito del completamento del ciclo di vaccinazione primaria e potrà essere esteso grazie al richiamo del vaccino, secondo una proposta di Raccomandazione presentata ieri dalla Commissione. La misura è attesa per mettere ordine nelle diverse decisioni che sono state adottate dai singoli stati membri, alcuni dei quali non riconoscono più i Green pass di altri paesi dopo appena sei mesi. La Commissione dice di voler privilegiare un "approccio basato sulla persona": il titolare un certificato Covid digitale dell'Ue valido non dovrebbe, in linea di principio, essere soggetto a ulteriori restrizioni, quali test o quarantena, indipendentemente dal luogo di partenza. Tuttavia la Commissione estende di fatto la possibilità per gli stati membri di introdurre restrizioni - come obbligo di test anche per le persone vaccinate o guarite - per i viaggiatori che arrivano dalle zone rosse scuro. La Commissione ha anche reso più facile l'utilizzo del cosiddetto "freno d'emergenza" per situazioni più gravi. La Commissione ha invitato gli stati membri a prendere immediatamente tutte le misure necessarie per garantire che accedano alla vaccinazione i gruppi della popolazione i cui certificati di vaccinazione, precedentemente rilasciati, sono prossimi alla scadenza dei 9 mesi.

L'Ema autorizza Pfizer per i bambini - L'Agenzia europea per i medicinali ieri ha dato il via libera al vaccino Pfizer-BioNTech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Se il ciclo è identico a quello degli adulti (due dosi a distanza di tre settimane), la dose del vaccino è sostanzialmente ridotta per i bambini tra i 5 e gli 11 anni (10 µg contro 30 µg). Secondo l'Ema, l'efficacia è del 90,7 per cento nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19. “Il vaccino Pfizer-BioNTech è sicuro e efficace per i giovani bambini e può offrire loro protezione addizionale”, ha detto la commissaria alla Sanità, Stella Kyriakides. Nel frattempo, ieri, Ursula von der Leyen ha lanciato un appello alla terza dose per "preservare l'immunità delle persone già vaccinate" e "ottenere un livello di protezione rafforzata" così da evitare ricoveri e decessi. "Dobbiamo convincere più persone a farsi vaccinare", ha aggiunto la presidente della Commissione: "un quarto degli adulti nell'Ue non sono ancora completamente vaccinate". Von der Leyen ha assicurato che ci sono dosi sufficienti. "Di qui alla fine della settimana, l'Europa avrà consegnato 1 miliardo di dosi agli stati membri".

Sassoli richiude il Parlamento europeo - Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ieri ha scritto a tutti i deputati annunciando la reintroduzione di restrizioni per l'accesso ai palazzi dell'istituzione e alle diverse riunioni a causa dell'aggravarsi della situazione epidemiologica. Ci sono anche limiti al numero di persone che possono condividere gli uffici e a quanti assistenti potranno andare alla prossima plenaria di Strasburgo. Per il personale è stato reintrodotto lo smart working tre giorni alla settimana. Le nuove regole entreranno in vigore lunedì.

Il Parlamento chiede sanzioni contro il gruppo Wagner - Il Parlamento europeo ieri ha chiesto alla Commissione e agli stati membri di lavorare a nuove sanzioni contro il gruppo Wagner, l'organizzazione paramilitare russa che opera in alcune delle zone in cui Mosca cerca di ampliare la sua influenza. Il Consiglio Affari esteri ha avviato il lavoro per sanzionare il gruppo Wagner. Nella risoluzione non vincolante, che è stata adottata con 585 voti favorevoli, il Parlamento sottolinea che “appare evidente che lo Stato russo abbia la responsabilità del finanziamento, della formazione, della gestione e del comando operativo di questi gruppi paramilitari" la cui presenza “corrisponde alla diffusione dell''influenza della Russia nelle zone di conflitto".

Tutto sul Trattato del Quirinale - La firma oggi del Trattato del Quirinale sta creando una certa agitazione e molto interesse nei circoli diplomatici europei. Sul Foglio, Jean-Pierre Darnis spiega che Mario Draghi ed Emmanuel Macron scrivono una pagina di storia: il trattato è un nuovo strumento di governance tra i due paesi per le partite economiche e industriali, che può evitare il ripetersi degli scontri del passato. Charlemagne dell'Economist è andato a vedere quali sono le ripercussioni per gli equilibri della politica europea.

 


Accade oggi in Europa

– Summit dell'Asem in videoconferenza con i presidenti di Consiglio europeo, Charles Michel, e Commissione, Ursula von der Leyen

– Consiglio competitività (Ricerca e spazio)

– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde alla Conferenza della Bce "Continuità e cambiamento - come le sfide di oggi preparano il terreno per domani"

– Parlamento europeo: il presidente Sassoli incontra il presidente del Kazakhstan Tokayev

– Commissione: discorso del commissario Gentiloni alla Luiss Business School

– Conferenza sul futuro dell'Europa: quarto panel online dei cittadini sulla migrazione e l'Ue nel mondo

– Nato: conferenza stampa del segretario generale Stoltenberg in vista della ministeriale di Riga