Europa Ore 7

L'Ue pronta ad accettare i respingimenti?

Sassoli pronto a candidarsi per un secondo mandato; l'approvazione della nuova Politica agricola; il Parlamento europeo contro la Super League. L'opposizione in Ungheria sfida Orbán sulla Cina; la Corte Ue lo condanna sull'indipendenza della giustizia e mantiene Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche

David Carretta

Von der Leyen ha annunciato l'intenzione di fare una proposta di misure temporanee nel settore dell'asilo e del rimpatrio sulla base dell'articolo 78 paragrafo 3 del trattato dell'Unione per sostenere Polonia, Lituania e Lettonia di fronte alla crisi alla frontiera con la Bielorussia

L'Ue vuole rimpatriare i migranti alla frontiera della Bielorussia - Il modo “più rapido” per risolvere la crisi umanitaria al confine tra Bielorussia e Polonia sono i rimpatri verso i paesi di origine o di transito, ha detto ieri il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas. Migliaia di migranti sono intrappolati al freddo “in condizioni estreme”, ha riconosciuto Schinas. “Siamo a novembre. Dicembre sarà peggio. La priorità è portarli fuori. La via più rapida sono i rimpatri”, ha spiegato Schinas, confermando che l'Ue non ha intenzione di facilitare l'ingresso di richiedenti asilo dalla Bielorussia in Polonia. Interrogato sul rimpatrio di siriani e afghani, Schinas in sostanza ha risposto che possono chiedere protezione internazionale in Bielorussia.

 

La Commissione si prepara a legalizzare i respingimenti? - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ieri ha annunciato l'intenzione di fare una proposta di misure temporanee nel settore dell'asilo e del rimpatrio sulla base dell'articolo 78 paragrafo 3 del trattato dell'Ue per sostenere Polonia, Lituania e Lettonia di fronte alla crisi alla frontiera con la Bielorussia. L'articolo 78 paragrafo 3 era stato usato nel 2015 per lanciare le "relocation" a favore di Grecia e Italia (ma anche Ungheria). Questa volta non si tratterà di ridistribuzione dei richiedenti asilo. Semmai di legalizzare i respingimenti e facilitare le espulsioni con procedure più rapide e semplificate di rifiuto di ingresso alla frontiera e rigetto delle domande di asilo. Il vicepresidente Schinas ha preannunciato anche una proposta di riforma del codice Schengen per dare valore giuridico alla "strumentalizzazione" di migranti e richiedenti asilo. Lo stesso dovrebbe essere fatto con le misure temporanee dell'articolo 78 paragrafo 3 del trattato. La proposta dovrebbe essere presentata la prossima settimana. Ma i servizi della Commissione stanno ancora cercando un modo per poter dire che le misure sono compatibili con il diritto internazionale.

 

La Commissione propone un'altra lista nera per il traffico di migranti - La Commissione ieri ha proposto un nuovo quadro giuridico per avere il potere di adottare sanzioni contro gli operatori di trasporto (terrestre, aereo, e fluvio-marittimo) che pratichino o facilitino il traffico o la tratta di esseri umani verso l'Ue. E' stata la situazione in Bielorussia a spingere la Commissione a proporre la creazione di una nuova lista nera, malgrado il fatto che il Consiglio stia già lavorando a sanzioni contro le compagnie aeree che trasportano i migranti a Minsk. Gli operatori nella lista nera dell'Ue potrebbero vedersi limitare le operazioni nell'Ue, sospendere licenze o autorizzazioni, bloccare il diritto a fare rifornimento o effettuare manutenzione e vedersi imporre il diritto di transito nell'Ue.

 

La (non) crisi degli 8 mila migranti dalla Bielorussia - Frontex, l’agenzia dei guardiacoste e guardia frontiere dell'Ue, ieri ha pubblicato i dati sugli ingressi illegali alla frontiera dell'Ue. Sorpresa (ma fino a un certo punto): non c'è nessuna invasione ai confini orientali con la Bielorussia. Il regime di Alexander Lukashenka sta usando i migranti come arma politica contro l'Ue e le sue sanzioni dal mese di maggio. Ma nei primi dieci mesi dell'anno gli ingressi in Polonia, Lituania e Lettonia sono stati appena 8 mila. La rotta più affollata rimane quella del Mediterraneo centrale con 55 mila ingressi, seguita dai Balcani occidentali con 48.500. Anche le rotte del Mediterraneo occidentale e dell'Africa occidentale hanno registrato livelli più alti di ingressi illegali (circa il doppio) rispetto a quelli alle frontiere con la Bielorussia.
 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 24 novembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Il Covid-19 colpisce Europa Ore 7 - Alcuni lettori lo avranno già notato: dall'inizio di questa settimana Europa Ore 7 funziona a ritmo ridotto. Uno dei suoi autori è risultato positivo al Covid-19 e ha sintomi moderati. Niente di grave: il vaccino funziona. Ma la quantità e la qualità delle notizie ne risente un po’. Ci scusiamo con i lettori e ci permettiamo un consiglio: vaccinatevi se non lo avete ancora fatto e appena possibile fate la terza dose. Ieri la Commissione ha pubblicato un grafico molto eloquente su tasso di vaccinazione e decessi negli ultimi 14 giorni. I paesi con un tasso di vaccinazione superiore all'80 per cento della popolazione adulta registrano un numero di morti ogni milione di abitanti di gran lunga inferiore: da zero a Malta a 29 in Belgio. In Bulgaria, dove meno del 30 per cento della popolazione è completamente vaccinata, i decessi ogni milione di abitanti sono 325. In Romania, con il 43 per cento della popolazione vaccinata, i morti sono 267. “Abbiamo a che fare con una pandemia dei non vaccinati. Ecco perché la nostra priorità rimane di portare avanti la campagna vaccinale”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

 

Sassoli pronto a candidarsi per un secondo mandato - Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ieri ha annunciato di essere a disposizione del suo gruppo dei Socialisti&Democratici per candidarsi per un secondo mandato nella seconda metà della legislatura. Secondo un accordo firmato a inizio della legislatura tra popolari, socialisti e liberali, la presidenza durante la seconda metà dovrebbe andare a un esponente del Ppe. “Non siamo qui a parlare di me. Sono al servizio del mio gruppo. Ma non possiamo permetterci di portare questa casa alle elezioni con una coalizione a trazione conservatrice”, ha detto Sassoli, durante una riunione del gruppo per discutere della possibile candidatura. Rinunciare alla presidenza del Parlamento europeo “sarebbe un errore politico in un momento in cui in Europa siamo in vantaggio come famiglia politica.  Non è accettabile farci portare alle elezioni europee da un circolo di conservatori”, ha spiegato Sassoli: “I socialisti non possono essere emarginati”. Oggi il Ppe sceglierà il suo candidato. La maltese Roberta Metsola è la favorita di fronte all'olandese Esther de Lange e all'austriaco Othmar Karas.

 

Approvata la nuova Politica agricola (non più) comune - Il Parlamento europeo ieri ha approvato in via definitiva la riforma della Politica agricola comune per adattarla al Green deal e ai nuovi obiettivi climatici. I deputati rivendicano di aver rafforzato gli impegni a favore della biodiversità. I paesi membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche. Ma quanto è verde la nuova Pac che entrerà in vigore nel 2023? Secondo i Verdi, che hanno votato contro la riforma, pochissimo. In realtà – ha spiegato il loro co-presidente Philippe Lamberts – la Pac non è nemmeno più “comune” dato che il processo decisionale e la gestione dei fondi è stato “appaltato” agli stati membri. La nuova Pac, però, continua a mangiarsi il bilancio dell'Ue come la vecchia: fino al 2027 sono stati stanziati 387 miliardi di euro, di cui 270 miliardi di aiuti diretti agli agricoltori, e la Francia è il principale beneficiario.

 

Il Parlamento europeo contro la Super League - Con una risoluzione non vincolante approvata a larghissima maggioranza, il Parlamento europeo ieri si è schierato a difesa della Uefa e contro la Super League accusando i club che si sono lanciati nel progetto di "competizioni separatiste". Secondo i deputati, l'Ue dovrebbe sostenere un modello sportivo europeo basato su valori, attività volontarie e solidarietà. Il Parlamento dice di opporsi fermamente alle "competizioni separatiste" che minano questi principi e mettono in pericolo la stabilità dell'intero ecosistema sportivo. Più che nella plenaria di Strasburgo, i destini della Super League si giocano nelle aule della Corte di giustizia dell'Ue, che nei prossimi mesi dovrà decidere se la rappresaglia dell'Uefa alla competizione concorrente rappresenta una violazione delle regole sulla libera concorrenza.

 

L'opposizione in Ungheria sfida Orbán sulla Cina - Sul Foglio Micol Flammini spiega come il candidato dell'opposizione in Ungheria, Péter Márki-Zay, ha trovato un punto debole su cui colpire il primo ministro, Viktor Orbán: la Cina. Il vaccino Sinopharm, l'Università Fudan e la ferrovia fino a Belgrado sono progetti promossi da Orbá, che rendono Budapest più esposta alle minacce di Pechino. Non piacciono neppure ai cittadini e Péter Márki-Zay, avversario del premier, è pronto a rendere centrale il tema Cina in campagna elettorale.

 

La Corte Ue condanna l’Ungheria sull’indipendenza della giustizia - La Corte di giustizia dell'Ue ieri ha condannato l’Ungheria per la possibilità concessa alla Corte suprema di dichiarare illegittima una richiesta pregiudiziale inviata da una giurisdizione inferiore alla stessa Corte dell'Ue. Secondo i giudici di Lussemburgo, il principio del primato del diritto dell'Unione impone al giudice di grado inferiore di disattendere la decisione del giudice supremo. Nella stessa causa, la Corte di giustizia dell'Ue ha stabilito che l'Ungheria non può sanzionare con un procedimento disciplinare un giudice che interroga la stessa Corte dell'Ue con una domanda pregiudiziale.

 

La Corte Ue mantiene Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche - La Corte di giustizia dell'Ue ieri ha confermato il mantenimento di Hamas nella lista nera delle organizzazioni terroristiche, annullando una precedente sentenza del Tribunale dell'Ue che aveva contestato un vizio procedurale (la mancata autentica con una firma delle motivazioni individuali degli atti).

 

L'Italia chiede pragmatismo sulla tassonomia (almeno per il gas) - L'Italia ha chiesto alla Commissione “molto pragmatismo” nella decisione che deve prendere sull'inserimento di gas e nucleare nella tassonomia, la classificazione degli investimenti sostenibili per accompagnare la transizione climatica. “Ogni paese difende il suo mix energetico per la transizione. Per alcuni paesi come il nostro il gas nella transizione è importante”, ha detto ieri il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola. “Per altri paesi ci sono altri elementi critici. Sarà saggio già nelle prossime settimane trovare un'intesa che permetta a tutti di mantenere le ambizioni, ma con molto pragmatismo nelle misure”, ha detto Amendola.

 

EuroNomine - Il collegio dei commissari ieri ha nominato il tedesco Siegfried Ruhl consigliere Hors Classe nella direzione generale Bilancio e lo slovacco Vladimír Šucha nuovo capo dell'Ufficio di rappresentanza della Commissione a Bratislava.

 


Accade oggi in Europa

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Dombrovskis, Gentiloni e Schmit sul pacchetto del Semestre europeo

– Parlamento europeo: sessione plenaria (seduta solenne con Sviatlana Tsikhanouskaya; dibattiti sulla Cop 26 a Glasgow; sulla vaccinazione a livello globale; sullo stato dell'unione dell'energia; sullo stato di diritto in Slovenia; sul piano di azione europeo contro le malattie rare; sul rapporto annuale 2020 della Corte dei conti)

– Parlamento europeo: conferenza stampa dei Verdi contro l'inserimento del nucleare e del gas nella tassonomia

– Parlamento europeo: il gruppo del Ppe elegge il suo candidato per la presidenza del Parlamento europeo

– Commissione: audizione della commissaria Dalli alla commissione d'inchiesta sul Femminicidio del Senato in Italia

– Consiglio: riunione del Coreper

– Consiglio: Consiglio dello Spazio Economico Europeo