guerra ibrida

I sorvoli sospetti sui cieli di Francia e Irlanda durante le visite del presidente ucraino

Priscilla Ruggiero

Ieri sera il battaglione fucilieri dei marine francesi ha effettuato diversi attacchi “anti drone” (jamming e disturbi elettronici)  per allontanare o abbattere cinque velivoli individuati sulla base sottomarina di Île Longue, in Bretagna, che ospita quattro sottomarini lanciamissili balistici nucleari francesi. Il precedente irlandese in cui c'entra Zelensky e i sospetti sul Cremlino

Oggi le unità investigative di Francia e Irlanda hanno annunciato l’apertura delle rispettive indagini per il sorvolo di droni sospetti sui loro spazi aerei. Nella notte di lunedì primo dicembre, proprio mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky atterrava a Dublino per una visita ufficiale con sua moglie Olena Zelenska, l’equipaggio a bordo di una nave militare irlandese aveva avvistato diversi droni   vicino a Howth, sopra il Mare d’Irlanda, violare la no fly zone proprio nel luogo in cui si prevedeva che si trovasse l’aereo di Zelensky, nell’esatto momento in cui avrebbe dovuto sorvolarlo. L’aereo però è atterrato leggermente in anticipo, hanno riferito alcune fonti al media irlandese The Journal: “I servizi di sicurezza irlandesi hanno scoperto che i droni  erano grandi, estremamente costosi e di tipo militare, e che l’incidente potrebbe essere classificato come un attacco ibrido”.


Poi ieri sera il battaglione fucilieri dei marine francesi ha effettuato diversi attacchi “anti drone” (jamming e disturbi elettronici)  per allontanare o abbattere cinque velivoli individuati sulla base sottomarina di Île Longue, in Bretagna, che ospita quattro sottomarini lanciamissili balistici nucleari francesi e si occupa della manutenzione delle imbarcazioni che costituiscono la base del deterrente nucleare del paese. Île Longue è protetta da oltre 120 gendarmi   che lavorano insieme alle  forze di sicurezza marittima, e sempre nella stessa zona, soltanto poche settimane fa erano già stati segnalati dei velivoli non identificati.  Guillaume Le Rasle, portavoce del  prefetto marittimo dell’Atlantico, ha detto al quotidiano francese  Libération che    i sorvoli di droni nella zona “non sono comuni”, eppure   ci sono stati dei “precedenti”, e sebbene sia troppo presto per determinarne l’origine, sembravano    “volti a destare preoccupazione nella popolazione”.  Le Rasle si riferisce alla segnalazione di un drone tra il 17 e il 18 novembre sulla penisola di Crozon, che comprende l’Île Longue: in quel caso non entrò nella zona militare, ma non è la prima volta che a distanza di giorni viene segnalato un sorvolo più imponente nella stessa area, come per mandare un segnale.     A settembre era stato segnalato un episodio simile dalla base militare francese di Mourmelon-le-Grand, dove  sono stati addestrati anche  soldati ucraini. 

 

Francia e Irlanda sono anche  le ultime tappe in Europa del presidente ucraino: pochi giorni prima di atterrare in Irlanda, Zelensky era andato proprio a Parigi per una visita all’Eliseo. Subito dopo l’atterraggio di Zelensky a Dublino, gli stessi droni avrebbero sorvolato una nave della Marina irlandese dispiegata proprio per la visita. Dopo le incursioni di   droni russi in Polonia, Romania e Moldavia, i sospetti si concentrano  sulla guerra ibrida del Cremlino, e anche nel caso irlandese alcune fonti avrebbero riferito all’Irish Times che nonostante l’indagine sia ancora in corso e non siano ancora emerse prove concrete, è “molto probabile”  che i responsabili siano i servizi di sicurezza russi. “Basti dire che dall’inizio della guerra in Ucraina si è assistito a un’intensificazione della loro attività sul fronte della sicurezza informatica, in termini di questioni marittime e di droni”, ha detto ieri il primo ministro irlandese Micheál Martin.