Lo stop

La kermesse dei conservatori a Bruxelles finisce con la polizia che annulla l'evento

La "National Conservatism" si sarebbe dovuta svolgere tra oggi e domani nella capitale belga, ma è stata annullata a due ore dall'inizio per motivi di ordine pubblico. La polizia è arrivata mentre era in corso l'intervento del leader britannico Nigel Farage

Nicolò Zambelli

Tre sedi cambiate in meno di quarantotto ore e infine la revoca dei permessi per lo svolgimento dell'evento. Si è conclusa così la conferenza "National Conservatism", la kermesse dei conservatori europei prevista tra oggi e domani a Bruxelles e organizzata dalla fondazione di destra olandese Edmund Burke Foundation. A solo due ore dall'inizio dell'evento, la polizia ha comunicato la revoca dei permessi e l'immediata chiusura del meeting, dopo che Emir Kir, il sindaco di Saint-Josse, la località vicino a Bruxelles dove era in corso il summit, ha emesso un decreto con cui dispone il divieto immediato degli incontri.

 

 

Il motivo dello stop, come spiegato dalla polizia e dallo stesso primo cittadino belga, sarebbe una questione di ordine pubblico: "Per evitare qualsiasi problema di ordine pubblico possa essere causato da questo incontro controverso, agli agenti di polizia della zona è stato ordinato di recarsi immediatamente sul posto per far rispettare l'ordinanza".
 

La kermesse ha preso il via questa mattina all'hotel di lusso Claridge di Saint-Josse, ma la sede della conferenza è stata cambiata tre volte nel giro di quarantotto ore, l'ultima della quali nel corso della scorsa notte. In un primo momento l'evento si sarebbe dovuto tenere in uno spazio pubblico a Bruxelles, ma il sindaco Philippe Close, quota socialista, negando la disponibilità dello spazio, ha fatto spostare l'evento alla sala concerti "Concert Nobel", nel quartiere europeo della capitale, vicino ai palazzi delle istituzioni. Poi, sempre negli ultimi due giorni, c'è stato un ulteriore cambio: dalla sala concerti l'evento si era trasferito all'hotel Sofitel, ma dopo "ulteriori pressioni del sindaco di Etterbeeck", che secondo gli organizzatori avrebbe contattato i proprietari dell'albergo per far annullare la prenotazione, l'evento è stato catapultato al Claridge, dove è stato annullato definitivamente questa mattina. 

 

 

"A Etterbeek, Città di Bruxelles e Saint-Josse l'estrema destra non è gradita", ha scritto il sindaco Kir in un post su Twitter, comunicando la decisione di impedire lo svolgersi della conferenza. Le organizzazioni di sinistra hanno proclamato per questa sera una manifestazione antifascista proprio davanti all'hotel dov'era in corso l'evento.

 

 

All'arrivo della polizia, dentro alla sala della conferenza c'erano già circa quattrocento persone che stavano assistendo all'intervento dell'ideatore della Brexit e leader del Partito per l'Indipendenza del Regno Unito, Nigel Farage. Tra i "big" attesi in questi giorni ci sarebbero dovuti essere il premier ungherese Viktor Orban, l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki e il leader conservatore francese Eric Zemmour. In quota conservatori italiani hanno partecipato per Fratelli d’Italia Nicola Procaccini e per la Lega Marco Campomenosi.
 

Ora i partecipanti e le forze politiche coinvolte protestano. "Il Belgio è ancora una democrazia? – si chiede Francesco Giubilei, presidente del think tank Nazione Futura, co-organizzatore della conferenza – Non solo è vietato entrare nel luogo dell'evento ma addirittura il sindaco ha fatto cancellare le prime due sedi della National Conservatism Conference mandando la polizia".

 

 

Il presidente ungherese Orban, con un post su Twitter, ha commentato la vicenda: "La polizia belga ha deciso di chiudere il 'National Conservatism' a Bruxelles, solo due ore dopo l'inizio della conferenza. Credo che non potessero più sopportare la libertà di parola. L'ultima volta che hanno voluto mettermi a tacere con la polizia è stato quando i comunisti me li hanno mandati nell'88. Non ci siamo arresi allora e non ci arrenderemo nemmeno questa volta!", ha scritto.

 

 

A commentare è stata anche una delegazione europea della Lega, sempre su Twitter: "Quanto deciso dal sindaco di Bruxelles, che ha deliberatamente revocato i permessi a una conferenza solo perché distante dalle sue idee politiche, è gravissimo e preoccupante. E questa sarebbe democrazia?", si chiedono.