europa ore 7

Sconfitta storica per Erdogan nelle elezioni amministrative in Turchia

David Carretta

Il Partito repubblicano del popolo supera l'Akp per la prima volta in 35 anni conquistando Istanbul, Ankara, Izmir. A penalizzare il presidente turco le sue politiche economiche e monetarie

Per Recep Tayyip Erdogan probabilmente è la più dura sconfitta della sua interminabile carriera politica. Gli elettori turchi ieri hanno votato massicciamente per il principale partito di opposizione, il Partito repubblicano del popolo (Chp), nelle elezioni amministrative, consentendogli di superare per la prima volta in 35 anni l'Akp di Erdogan a livello nazionale, secondo i risultati preliminari. Istanbul, Ankara, Izmir: le principali città turche rimangono saldamente nelle mani dell'opposizione, che ha conquistato anche diverse città dell'Anatolia, regione roccaforte dell'Akp di Erdogan.

"Gli elettori hanno scelto di cambiare il volto della Turchia", ha detto il capo del Chp, Ozgur Ozel. Erdogan ha fallito nel suo tentativo di riprendersi Istanbul, dove il sindaco uscente, Ekrem Imamoglu, ha mantenuto un vantaggio di dieci punti sul candidato dell'Akp. Dopo la rielezione nel 2023, Erdogan aveva fatto della riconquista di Istanbul la sua priorità politica.

Gran parte degli analisti attribuiscono la sconfitta di Erdogan alle sue politiche economiche e monetarie. Dopo il successo alle presidenziali lo scorso anno, Erdogan ha permesso alla banca centrale turca di portare i tassi di interesse al 50 per cento, ma l'inflazione rimane vicina al 70 per cento. Una parte dei voti dell'Akp è finita al Partito islamista del nuovo welfare, che ha criticato Erdogan per non aver rotto le relazioni economiche con Israele per la guerra contro Hamas a Gaza.

 


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