Ignoranza

L'esito dell'Occidente è uno stato che vuole educare a tutti i costi i cittadini

L’infantilismo, nella versione del Leviatano buonista, è la malattia senile delle democrazie occidentali, o quantomeno della Gran Bretagna. A ogni angolo di strada una morale e un consiglio non richiesto. Per di più a prova di scemo

Una sera di fine gennaio, le case a schiera, costruite coi tipici mudbrick (mattoni giallini o rossi), di Chelsea e South Kensington, zone super esclusive di Londra, dove anche i monolocali hanno prezzi milionari, tremavano tutte. La tempesta Isha scuoteva la Gran Bretagna, arrivando dall’Atlantico. Saranno pure case da Paperoni, ma sono tutte di epoca vittoriana, alla fine dell’800: i telai delle finestre sono ancora in legno con un sottilissimo vetro e singolo a fare da unica barriera tra il Generale Inverno fuori e stanze che sembrano non scaldarsi mai dentro. In quei giorni, il governo ha mandato ai cittadini inglesi un sms per avvisarli del maltempo eccezionale: è la versione britannica dell’IT Alert, il sistema di avvisi pubblici che l’Italia sta testando. Il problema non è mai la tecnologia, ma sempre chi la usa. Il messaggio inglese recitava: “Il posto più sicuro per dormire è il più lontano possibile da finestre di vetro e non in camere che contengano camini”.  Se pensate che fosse bizzarro (esistono forse finestre che non sono di vetro e, poi, mica sono tutti così nobili da avere un camino in camera), impraticabile (quanti hanno una camera “di scorta” in casa?) e, soprattutto, banale, ci ha pensato la Scozia a superare di slancio Downing Street nella gara alla scoperta dell’acqua calda: pochi giorni dopo, mentre una nuova tempesta con venti a 100 km all’ora, chiamata Jocelyn, si abbatteva sulle Isole Ebridi e il nord-ovest del paese, con traghetti e treni bloccati, sui telefonini degli scozzesi è arrivato un invito a “Camminare come i pinguini per non cadere a causa del forte vento”: come se gli Highlander, gente abituata da millenni a un clima ferale avesse bisogno di questi consigli che sfiorano l’idiozia. Sic Transit Intellighenzia Mundi: duemila anni fa, sempre in queste terre, la tribù dei Picti, dal latino “Dipinti” perché tutti tatuati, barbari seminudi e arretrati, impedì all’esercito allora più potente del mondo di conquistare la loro terra, la Caledonia, tanto che l’imperatore Adriano fu costretto a costruire un muro per proteggere il confine. Oggi i discendenti di quei super-uomini invincibili sono ritenuti talmente rincitrulliti che lo stato dice loro addirittura come camminare.
 

L’infantilismo, nella versione del Leviatano buonista, è la malattia senile delle democrazie occidentali, o quantomeno della Gran Bretagna. L’apice lo raggiunge Londra e in particolare la metropolitana: ogni viaggio è ormai scandito da fastidiosi e insistenti annunci che insegnano l’ovvio: quando piove, e a Londra capita sovente, dall’altoparlante la voce computerizzata che avvisa i passeggeri di “prestare attenzione perché con la pioggia le scale potrebbero essere scivolose”. Chi l’avrebbe mai detto. Quando invece arriva il solleone, il consiglio diventa: “Con questo tempo caldo, vi raccomandiamo di portarvi dietro dell’acqua e di bere molto”. Manca l’avvertenza di non uscire nelle ore più calde (ma quella è tipicamente italiana). Tra i due estremi meteo c’è tutta una casistica dumbproof, a prova di imbecille. Ancora oggi, sempre in metropolitana si vede qualcuno indossare la mascherina, che gioverà ricordare in Inghilterra non è mai stata obbligatoria. Ma, suggerisce sempre paternalmente la Tube, “Usate una mascherina quando viaggiate, se vi fa sentire più sicuri”. Sicuri da cosa non si sa molto bene, visto che il Covid è morto e sepolto e il Regno Unito è stato il primo paese in Europa a riaprire (già nel luglio del 2021), ma intanto nel cervello arriva il messaggio subliminale. I vagoni della metro sono notoriamente lerci, e al sindaco non passa lontanamente per la testa di farli pulire o sostituirli, ma intanto cartelli colorati informano che fissare troppo le persone è “sexual harassment”, molestie sessuali. Uno sale su un mezzo pubblico, per andare al lavoro o a svagarsi, e invece si ritrova imprigionato in un seminario liberal-progressista talmente progredito che finisce per essere bigotto
 

Non è finita lì. Se per caso uno si ferma in uno dei tanti tabacchini e, disgraziatamente, compra una barretta della marca Rheal Superfoods, si ritrova a leggere sull’etichetta che l’azienda è impegnata a “fermare la schiavitù moderna”. E io che pensavo solo di comprarmi un piccolo snack per arrivare all’ora di pranzo senza svenire. E invece mi viene dato l’onore di contribuire a salvare il mondo. La vita a Londra è ormai un Manuale delle Giovani Marmotte per minorati mentali, o un immenso Truman Show buonista
 

A metà degli anni 80, una sconosciuta rock band del New Jersey pubblicò un album chiamato “Slippery When Wet”: nacque il fenomeno dei Bon Jovi, oggi dimenticati ma icone della musica. Il titolo era preso pari pari dagli avvisi nei locali americani, dopo che qualcuno aveva passato il mocio sul pavimento. La società dell’infantilismo è nata negli Stati Uniti, il medesimo paese dove sulle camicie c’è scritto “Non stirare mentre il capo è indosso” o “Attenzione, scotta” sul beverone di Starbucks. Sulle banalità, l’America ha costruito un sistema giudiziario a tutela del consumatore. Ma che il bagnato sia scivoloso, seppur pedante o puerile, è qualcosa ancora dalle parti del marchese De Lapalisse: tutto sommato accettabile. La versione  evoluta dell’ovvio è lo Stato etico hegeliano, il principio filosofico che ha ispirato il nazismo. Democrazia fa sempre più rima con idiozia: il costante e pervicace profluvio di consigli non voluti distrae l’attenzione, rattrappisce il cervello. L’esito finale del mondo occidentale è il Nanny State, lo stato paternalista che vuole educare a tutti i costi i cittadini: tutte le volte che qualcuno ci ha provato, gli effetti non sono stati proprio entusiasmanti. Ironia della sorte o eterogenesi dei fini – ai politologi l’ardua sentenza – la culla di questa deriva è la più antica repubblica dell’epoca moderna, la patria del libero mercato e dell’habeas corpus, le libertà individuali, sacre e inviolabili. Qualcun ha ribattezzato Sadiq Khan, sindaco laburista e musulmano di Londra, Nanny Khan perché a ogni angolo di strada è una morale, una reprimenda, un consiglio non richiesto, ma soprattutto a prova di scemo. Va molto di moda il “virtue-signalling”, ossia l’indicare dei comportamenti pubblici virtuosi. Nulla di male, anzi encomiabile, se non fosse che il senso civico sta tracimando in “bullismo politicamento corretto”. Altro che sessismo o razzismo, è l’infantilismo quotidiano la vera piaga della società britannica. Il tutto finanziato a piene mani dal contribuente a sua insaputa: l’amministrazione di Londra spende 700 mila sterline in campagne di sensibilizzazione, ossia l’annuncio da cerebroleso per il tuo bene, caro cittadino. 
 

La mai troppo compianta Elisabetta II guidava il suo amato Range Rover scoperto in campagna senza mettere il casco, ma indossando il celebre foulard a coprirle il capo. Il Suddito 2.0, invece, cammina a pinguino perché glielo dice un SMS arrivato dal Grande Fratello.

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