Nuovo video di Hamas con tre ostaggi. C'è anche Noa, rapita al rave

A cento giorni dal loro sequestro, i terroristi palestinesi rilasciano le immagini degli israeliani Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky, rapiti il 7 ottobre.

Il gruppo terrorista palestinese Hamas ha diffuso ieri il video di tre ostaggi israeliani trattenuti nella Striscia di Gaza a cento giorni dal loro sequestro. Nei filmati appaiono Noa Argamani, 26 anni, Yossi Sharabi (53) e Iti Sabirsky (38). Nella clip, che è senza data e dura 37 secondi, gli israeliani rapiti esortano il governo di Tel Aviv a fermare l'offensiva contro Hamas e a ottenere il loro rilascio. Il filmato si chiude con la scritta "Domani vi informeremo del loro destino".  I funzionari israeliani hanno generalmente rifiutato di rispondere al messaggio pubblico di Hamas sugli ostaggi, definendolo "guerra psicologica". 

Noa Argamani era stata rapita dai miliziani al festival rave Supernova nel deserto del Negev. Il video del sequestro della studentessa israeliana, mentre in lacrime veniva separata a forza dal fidanzato, caricata sul retro di una moto e portata nella Striscia di Gaza era circolato nelle prime ore del massacro.

 Itay Svirski, 38 anni, di Tel Aviv, è stato sequestrato mentre era in visita alla sua famiglia nel Kibbutz Be'eri. I suoi genitori, Orit e Rafi Svirski, sono stati assassinati.

Yossi Sharabi, 53 anni, di Be'eri, è stato invece rapito da casa sua.

 

Intanto, il gruppo estremista, attraverso un portavoce, ha fatto sapere che molti degli ostaggi detenuti nella Striscia sono stati uccisi, incolpando la leadership israeliana. "Molto probabilmente molti di loro sono stati uccisi di recente, gli altri sono in grave pericolo ogni ora e la leadership e l'esercito del nemico ne hanno la piena responsabilità", è stato il messaggio dei terroristi. All’inizio della guerra Hamas ha minacciato anche di giustiziare gli ostaggi come rappresaglia per gli attacchi militari israeliani.

 

Delle circa 240 persone sequestrate da Hamas il 7 ottobre, circa la metà sono state rilasciate durante la tregua di novembre. Israele sostiene che a Gaza ne rimangono 132 e che 25 di loro sono morti in prigionia.

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