La “liberazione” russa di Mariinka, un'altra città fantasma

Era una cittadina che fino al 2014 contava circa diecimila abitanti, poi c’è stata la prima invasione russa ed è diventata linea del fronte. Nel giugno di quest’anno non ci abitava più nessuno. Le “liberazioni” della Russia in Ucraina sono tutte così: brutale devastazione

Le forze russe dicono di aver “liberato” Mariinka, una cittadina dell’oblast di Donetsk, nel Donbas, e mostrano l’immagine della bandiera russa che sventola sul nulla. Mariinka era una cittadina che fino al 2014 contava circa diecimila abitanti, poi c’è stata la prima invasione russa e Mariinka è diventata linea del fronte, è stata presa dai russi, poi riconquistata dagli ucraini ed è rimasta per anni in questo limbo spaventoso che abbiamo chiamato “guerra a bassa intensità”: erano rimasti circa cinquemila abitanti.

Alla seconda invasione russa, nel febbraio del 2022, Mariinka è diventata presto invivibile, molti sono scappati, nel giugno di quest’anno non ci abitava più nessuno. Si combatteva però perché a Mariinka c’erano delle fortificazioni ucraine per contenere l’avanzata russa. Qui era di stanza la 79esima Brigata dell’esercito ucraino, conosciuta come “I cyborg”: erano stati i russi ad aver definito così gli ucraini che combattevano lì, increduli – stando a una conversazione intercettata – che questi soldati riuscissero ancora a combattere nonostante gli attacchi russi.

Ora ci sono le immagini della “liberazione” celebrata dal ministro della Difesa russa, Sergei Shoigu, in una conversazione-video con il suo presidente, Vladimir Putin: ci sono i mezzi russi che attraversano strade deserte in mezzo a palazzi diroccati, macerie di una vita cittadina che non c’è più. Le “liberazioni” della Russia in Ucraina sono tutte così: brutale devastazione. 

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