Nave da guerra israeliana (Foto di Israel Defence Forces/Anadolu tramite Getty Images) 

editoriali

Mar Rosso interdetto. I missili dallo Yemen sono un problema globale

Redazione

Negli ultimi tre giorni ci sono stati tre attacchi di Ansar Allah. I container fermi di Maersk. L’annuncio della nascita di una task force occidentale per potenziare i pattugliamenti nel Mar Rosso non è bastato per far sentire la compagnia danese più sicura

La seconda e la quinta tra le più grandi compagnie di trasporto container del mondo, la danese Maersk e la tedesca Hapag-Lloyd, stanno chiedendo alla Nato di trovare in fretta una soluzione per riportare un po’ di sicurezza nel Mar Rosso. Che la corsia cruciale per i commerci sia diventata pericolosa è un problema globale e la causa sono sempre i missili  e i droni sparati dallo Yemen, dagli islamisti houthi di Ansar Allah, che due giorni fa hanno mancato di un soffio una nave porta container della Maersk. Ieri la compagnia ha rilasciato un comunicato: “A seguito del quasi-incidente che ha coinvolto la Maersk Gibilterra e dell’ennesimo attacco, abbiamo dato istruzioni a tutte le nostre imbarcazioni destinate ad attraversare lo stretto di fermarsi dove sono fino a nuovo avviso”. L’annuncio della nascita di una task force occidentale per potenziare i pattugliamenti nel Mar Rosso non è bastato per far sentire la Maersk più sicura, dopotutto anche ieri – a meno di ventiquattro ore dal proiettile sparato contro la Gibilterra – una nave  battente bandiera liberiana ha preso  fuoco in mare aperto in conseguenza di un  doppio attacco dallo Yemen. Giovedì due funzionari americani avevano spiegato ad Axios che l’Amministrazione Biden aveva appena recapitato un messaggio chiaro “attraverso diversi canali” al movimento yemenita, che però ha continuato a colpire nel mucchio. Di fatto gli houthi di Ansar Allah sono quasi riusciti a bloccare il porto di Eilat, nel sud di Israele, rendendo la vita difficile – oltre che ovviamente a Israele – ai paesi asiatici che esportano merci nello Stato ebraico, perché per raggiungere i porti israeliani senza rischiare ora devono circumnavigare tutta l’Africa. Negli ultimi tre giorni ci sono stati tre attacchi e i mercati erano in ansia da settimane già prima della decisione di Maersk di sospendere la navigazione: la task force che prevede più navi militari a proteggere quelle mercantili è molto urgente se non si vuole permettere ad Ansar Allah di interdire il Mar Rosso, cioè la rotta vitale del commercio mondiale. 
 

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