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L'amicizia di Kissinger con Mario Draghi e l'incontro con Meloni

Redazione

A settembre delle scorso anno l'ex segretario di stato aveva consegnato il World Statesman Award all'ex presidente del Consiglio: "Siamo amici da quando abbiamo condiviso un aereo comune". In una delle sue ultime uscite pubbliche, il colloquio con la premier negli Stati Uniti

In Italia Henry Kissinger ha avuto tante passioni e amicizie e metterle in fila tutte è impossibile, scriveva sul Foglio Giulio Meotti. Ci sono Gianni Agnelli, Cesare Romiti, Fabiano Fabiani di Finmeccanica, Giorgio Napolitano, “my best communist friend”. E poi con la sua Kissinger Associates le consulenze a Fiat, Montedison, Banca Nazionale del Lavoro. Infine c’è il demi-monde di Mario d’Urso e la casa di Letizia Boncompagni, la figlia di Pecci Blunt.

Di sicuro c'è anche Mario Draghi: un'amicizia che lo stesso Kissinger ha raccontato a settembre dello scorso anno. L'occasione è stata il World Statesman Award, il premio come miglior statista dell'anno consegnato dal diplomatico all'ex presidente del Consiglio italiano a New York. Nel discorso di premiazione tenuto durante la cerimonia, l'ex segretario di stato ha raccontato: "La nostra amicizia risale a molti decenni fa, quando abbiamo condiviso un aereo comune. In questi anni, in questi decenni, ho avuto un enorme rispetto per il signor Draghi. Ha avuto una straordinaria capacità di analisi intellettuale di questioni che si concentravano sul bene comune e non solo sull'immediato".

 

Per Kissinger l'ex presidente della Bce è il "simbolo di una sfida generazionale", come l'aveva definito lo scorso anno, elogiandolo per aver svolto, in varie posizioni di prestigio, "compiti straordinariamente complicati perché si riteneva, e si è rivelato corretto, che avrebbe analizzato i problemi e che non li avrebbe affrontati da una posizione di parte". Nel suo discorso l'ex segretario di stato aveva espresso il suo entusiasmo per la premiazione di Draghi, "un uomo con una capacità unica di analizzare le situazioni e di contribuire alla loro soluzione".

 

Oltre all'ex presidente del Consiglio, Kissinger aveva incontrato di recente anche l'attuale premier italiana. Dopo il colloquio Giorgia Meloni ha parlato di lui come "una delle menti più lucide, punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia". L'occasione è stata la visita della premier a Washington lo scorso luglio per incontrare il presidente Joe Biden. "Ringrazio Kissinger per il prezioso tempo che mi ha dedicato, è stato un privilegio e un onore dialogare con lui sui temi della contemporaneità", ha scritto Meloni sui suoi social pubblicando una foto di loro due insieme. 

 

L'ex segretario di stato aveva ricevuto la premier a Villa Firenze, residenza dell'ambasciatrice d'Italia, poco dopo esser rientrato da un viaggio in Cina in cui aveva avuto un colloquio con il presidente Xi Jinping. Quello con Meloni è stato una delle ultime apparizioni pubbliche di Kissinger. 

"È stato un privilegio avere avuto, di recente, la possibilità di confrontarmi con lui sui vari temi all'ordine del giorno dell'agenda internazionale", ha ricordato Meloni oggi, esprimendo il suo cordoglio per la morte del centenario diplomatico americano.