Attacchi israeliani nella Striscia di Gaza (LaPresse)

◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI

L'ospedale di al-Shifa al centro degli scontri. Possibile un accordo sugli ostaggi, dice Netanyahu

"Potrebbe esserci" un'intesa per rilasciare le persone rapite il 7 ottobre, ha detto il premier di Israele. A Gaza continuano i combattimenti: critica la situazione nella struttura sanitaria

Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele


Israele annuncia una pausa umanitaria di quattro ore a Rafah

  
È in corso dalle 11:00 alle 15:00 di oggi una sospensione tattica delle attività militari israeliane nella zona a ovest della strada Salah Al Din, nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, citato dal quotidiano israeliano "Haaretz". La decisione è stata presa per scopi umanitari per consentire l'attraversamento del valico con il confine egiziano. Il portavoce ha anche ricordato che tra le 10:00 e le 16:00 (ora italiana) rimane aperto il passaggio verso sud sulla strada Salah Al Din. 

 

Otto combattenti affiliati all’Iran uccisi negli attacchi statunitensi in Siria

Gli Stati Uniti hanno reso noto di aver effettuato attacchi aerei su due basi utilizzate dalle Guardie rivoluzionarie iraniane e da altri gruppi affiliati all'Iran in Siria. I bombardamenti sono stati effettuti in risposta ai continui attacchi contro il personale militare statunitense in Siria e Iraq.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), un gruppo di monitoraggio con sede nel Regno Unito, riferisce ora che otto membri delle milizie finanziate dall’Iran sono stati uccisi. La maggior parte di questi sono cittadini non siriani. Gli attacchi avrebbero distrutto un deposito di armi nella campagna intorno ad Albu Kamal e una piattaforma di lancio di razzi vicino a Mayadin. Il Sohr ha reso noto inoltre che le milizie appoggiate dall’Iran hanno lanciato razzi durante la notte contro le basi statunitensi nel giacimento di gas Conoco e nel giacimento petrolifero di al-Omar. 

   


    

Continua la battaglia intorno all'ospedale di al-Shifa a Gaza 

Nei pressi del più grande complesso medico della Striscia di Gaza proseguono i bombardamenti e gli scontri armati tra l'esercito di Israele e Hamas. La situazione umanitaria all'ospedale di al-Shifa è critica: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la struttura è "da tre giorni senza elettricità, senza acqua e con una connessione Internet pessima, il che ha gravemente compromesso la capacità di fornire cure essenziali". A fornire queste informazioni è Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, che in un post su X ha aggiunto: "L’ospedale non funziona più come ospedale". 

Ieri sera in un briefing alla stampa il portavoce dell'esercito israeliano (Idf) Daniel Hagari ha riferito che sono in corso trattative con i funzionari di Al-Shifa per offrire "assistenza per trasportare in sicurezza i malati e i feriti". Per l'Idf l'ospedale è un bersaglio strategico perché ritiene che Hamas abbia un centro di comando nei sotterranei della struttura, i bombardamenti però non sono indirizzati direttamente alla struttura, hanno ribadito a più riprese diversi portavoce dell'Idf in questi giorni, ma nei pressi dell'ospedale. 

Hagari ha poi detto che Hamas ha impedito all'ospedale di accettare 300 litri di carburante. Hamas nega, mentre il personale dell'ambulatorio ha specificato che quel quantitativo sarebbe sufficiente per alimentare i generatori solo per mezz'ora". 

 

Sul campo. Continuano i raid israeliani a Gaza, nei pressi del campo profughi di Al-Shati

Continuano i raid israeliani a Gaza: nelle ultime ore, in particolare, oltre ai combattimenti intorno all'ospedale al Shifa le operazioni si sono concentrate a ovest di Gaza city, nei pressi del campo profughi di Al-Shati, come ha detto Daniel Hagari, portavoce delle forze di difesa israeliane. Sono state colpite "le infrastrutture terroristiche situate nelle istituzioni governative centrali nel cuore della popolazione civile". Tra quste "l'università Al-Quds e la principale moschea di Gaza, Abu Bakr". Secondo l'Idf, sono state ritrovati e confiscati armi, materiale esplosivo e piani operativi del gruppo terroristico Hamas.

Nel frattempo, in base a quanto riportano i media locali, nel nord di Israele questa mattina sono tornate a suonare le sirene antiaeree a causa di un attacco dal Libano.


 

Netanyahu ha detto che "potrebbe esserci" un accordo per il rilascio degli ostaggi

Parlando con la tv americana Nbc, il premier Netanyahu ha detto ieri che "potrebbe esserci" un accordo per il rilascio degli ostaggi. "Penso che meno dico a riguardo, più aumenterò le possibilità che si materializzi", ha aggiunto, spiegando che  "la pressione militare è l’unica cosa che potrebbe creare un accordo. Lo annunceremo se è realizzabile".

Netanyahu ha respinto inoltre ogni possibilità di cessate il fuoco che non includa il rilascio degli israeliani catturati da Hamas.


 

"Liberare subito gli ostaggi". Colloquio tra Biden e l'emiro del Qatar

Il presidente americano Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim Bin Hamad Al-Thani, sulla guerra in corso tra Hamas e Israele. "I due leader hanno condiviso che gli ostaggi debbano essere rilasciati senza ulteriori rinvii”, fa sapere la Casa Bianca con una nota. Tra le persone catturate ci sarebbe anche "un bambino americano di 3 anni, i cui genitori sono stati uccisi da Hamas il 7 ottobre".

Il presidente americano, che ha mostrato apprezzamento per gli sforzi diplomatici del Qatar, ha poi affermato “la sua visione per un futuro stato palestinese dove gli israeliani e i palestinesi possano vivere fianco a fianco con uguale dignità e stabilità”. In questa ottica, ha aggiunto Biden, “Hamas non può più rappresentare un ostacolo”. 

I due leader – dice ancora l'amministrazione americana – "hanno concordato di continuare i loro sforzi per promuovere una visione condivisa per una regione del medio oriente più pacifica, sicura, prospera e stabile".

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