A Parigi

In Francia le manifestazioni pro Palestina si trasformano in raduni antisemiti

Mauro Zanon

“Ciò che mi infastidisce è che in piazza urlino ‘Allah Akbar’ sapendo che con questo grido sono stati assassinati un professore a Arras e i civili israeliani. È scioccante”, dice l'ex capo della Police nationale

Parigi. “Israele assassino, Macron complice”. E ancora: “Figli di Gaza, figli della Palestina, è tutta l’umanità a essere assassinata”. Poi cala per qualche secondo il silenzio, i manifestanti alzano i telefonini al cielo con la torcia accesa e gridano a più riprese: “Allah Akbar”. Ieri sera, a Parigi, migliaia di persone si sono riunite a place de la République, nell’est della capitale francese, per una manifestazione che voleva essere propalestinese, ma è degenerata in un raduno antisemita a cielo aperto. “Ciò che mi infastidisce non è il fatto che si dica ‘Dio è grande’, ma che si dica ‘Allah Akbar’ sapendo che con questo grido sono stati assassinati un professore a Arras e i civili israeliani. È scioccante”, ha dichiarato Frédéric Péchenard, ex capo della Police nationale, oggi vice presidente della Consiglio regionale dell’Île-de-France con delega alla sicurezza. “Slogan curioso per una manifestazione che doveva essere in sostegno alle vittime civili di Gaza”, ha commentato il giornalista del Figaro Paul Sugy. La manifestazione si è tenuta a poche ore dai funerali di Dominique Bernard, l’insegnante di 57 anni e padre di tre figli sgozzato davanti ai suoi studenti a scuola da un islamista ceceno.

 

Ed è stata autorizzata all’ultimo minuto dal Tribunale amministrativo di Parigi, che ha sospeso il divieto imposto della prefettura su indicazione del ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Quest’ultimo, che la scorsa settimana ha annunciato l’interdizione di qualsiasi corteo propalestinese proprio per evitare derive e di importare le tensioni del vicino oriente a Parigi, si è difeso così su BfmTv dinanzi alle accuse dell’opposizione: “Alle 17, la manifestazione era vietata. Alle 19, è stata autorizzata dal Tribunale amministrativo. Sono un repubblicano, applico le decisioni della giustizia”. Aziz e Mohammed, due partecipanti intervistati dal Figaro, hanno risposto così: “(Gli israeliani, ndr) hanno preso la loro terra, è normale che si difendano”. Anche stuprando le donne, trascinando gli anziani come bottini di guerra e sequestrando i bambini? “Se vieni a casa mia e uccidi la mia famiglia, io uccido tutti”, afferma Aziz. Entrambi sono arrivati in Francia un anno fa. “A casa nostra, nei paesi arabi, capiscono le persone. Qui, è più complicato”, dicono.

 

Alla manifestazione, tra i partiti politici, era presente il Nouveau parti anticapitaliste, oggetto di un’inchiesta per apologia di terrorismo in seguito a un comunicato di sostegno ai palestinesi “e a i mezzi di lotta che hanno scelto per resistere”, dove lo stato di Israele viene accusato di essere “criminale e imperialista”. Un giovane manifestante sventola un cartello: “Gaza=Auschwitz”. Accanto a lui, un altro giovane lancia questo messaggio: “Loro hanno le armi, non abbiamo Allah”.

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