Il caso

Sicilia-Svezia-Torino: la rotta dell'attentatore di Bruxelles

Simone Canettieri

Lassoued era sbarcato a Lampedusa nel 2011. Poi il trasferimento in Svezia. E il ritorno all'aeroporto di Caselle (per i meccanismi del regolamento di Dublino)

Abdesalem Lassoued, il sospettato attentore tunisino che ieri ha acciso due persone a Bruxelles prima di darsi alla fuga e venire ucciso dalla polizia belga questa mattina, ha un passato in Italia. Lassoued, 45 anni, è arrivato nel nostro paese nel 2011, a Lampedusa. Si sarebbe poco dopo spostato in Svezia, dove nel 2014 sarebbe stato rimandato in Italia, all'aeroporto di Caselle a Torino, per il meccanismo dei dublinanti che impone il ritorno nel paese in cui si è fatta la richiesta d'asilo. Sempre da quanto si è scoperto nelle ultime ore, però, Lassoued era stato identificato anche a Bologna nel 2016. Mentre non più tardi di due anni fa pubblicava uno scatto sui suoi profili social dalla città di Genova.

Come hanno ricostruito le autorità belghe, Lassoued nel novembre 2019 aveva avviato una richiesta d'asilo che però nel giro di un mese gli era stata respinta. Cancellato dalle liste del comune du Bruxelles, non era stato possibile recapitargli l'espulsione dal paese. 

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.