dopo la missione a parigi

Sicuri sicuri che la Francia stia con l'Italia su Expo?

Redazione

Scaccabarozzi, capo della Fondazione Roma Expo 2030, all'evento del Foglio: "Una vittoria del nostro paese sarebbe una vittoria dell'Europa. Ci auguriamo che gli stati membri Ue lo capiscano"

Oggi, al convegno sul futuro dell’Italia organizzato dal Foglio con Ey, è intervenuto anche Massimo Scaccabarozzi, capo della Fondazione Roma Expo 2030, che ha spiegato cosa c’è in ballo per l’Italia sul fronte Expo. Roma è candidata, come è noto, e Giorgia Meloni, insieme al sindaco di Roma e al governatore del Lazio, oggi è andata a Parigi anche per promuovere la candidatura italiana.  Scaccabarozzi ricorda cosa ha significato l’Expo per Milano, nel 2015, e che “trasformazione straordinaria” ha registrato la città dopo quell’evento.

“L’obiettivo – ha detto – è quello di mostrare una Roma del fare, è mettersi tutti insieme per portare quello che speriamo non sia solo un test ma una bella certezza”. L’Europa sarà compatta nel sostenere l’Italia? “La Francia ha dichiarato di non essere con noi agli inizi di questa avventura e non ha fatto altre dichiarazioni. Però c’è una bella posizione dell’Unione europea che ha esortato tutti i paesi dell’Ue a votare per l’Italia, dicendo che l’Expo di Roma è anche dell’Europa. Ci auguriamo che gli stati membri comprendano il valore di avere un Expo in Europa”. E non solo: “Credo che sia importante anche l’impegno che la politica ci sta mettendo. Noi a Roma abbiamo avuto due visite ispettive. Quando ci sono stati ad aprile gli ispettori, questi hanno lasciato Roma il venerdì sera dicendo: “Roma non può non avere l’Expo”. Noi eravamo l’ultima delle visite nei paesi candidati. Tutto ciò ci lascia ben sperare. E’ vero che non sono tutti quelli che votano, ma insieme vogliamo dimostrare che si può fare”.

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