(foto EPA)

editoriali

I lockdown in Cina sono al limite

Redazione

Le protesta alla Foxconn, ma non solo. Il collasso della Zero Covid di Xi Jinping

Nella notte di martedì i lavoratori della Foxconn a Zhengzhou, nella provincia centrale dello Henan, il principale stabilimento di produzione degli iPhone di Apple, hanno organizzato una protesta violenta e inusuale. I filmati che circolavano ieri online mostrano centinaia di lavoratori che si scontrano con la polizia antisommossa armata di manganelli e i Dabai, i  funzionari in tuta bianca anti Covid. Si vedono uomini distruggere finestre, telecamere di sorveglianza e barriere per la quarantena, mentre la polizia reagisce lanciando gas lacrimogeni e caricando i manifestanti.

La rabbia sarebbe esplosa per alcuni ritardi nella retribuzione e per la gestione del contenimento del virus: la più grande fabbrica di iPhone al mondo è da settimane sottoposta a un rigido lockdown, con i lavoratori confinati al suo interno. Già a fine ottobre era diventato virale un video che mostrava i dipendenti in fuga a causa delle rigide regole di quarantena, l’incapacità dell’azienda di eliminare i focolai e le cattive condizioni dell’isolamento, inclusa la carenza di cibo.

Alcuni lavoratori lamentano di essere stati costretti a dormire in stanza con colleghi positivi. Le proteste di ieri sono l’ennesimo sintomo della frustrazione della popolazione cinese nei confronti della strategia Zero Covid imposta da Pechino. Il governo aveva recentemente emesso nuove direttive per ridurre al minimo i disagi e utilizzare controlli Covid più mirati, ma l’aumento dei focolai nelle principali città ha costretto le autorità locali a ricorrere nuovamente a restrizioni molto rigide. Oggi 49 città cinesi, che rappresentano un terzo della popolazione cinese e due quinti della sua produzione economica, sarebbero sotto blocco parziale o totale. Ma soprattutto, Foxconn è il simbolo di quanto della Zero Covid siano saturi anche l’economia e la catena di approvvigionamento globale: all’inizio di novembre Apple ha dichiarato di aspettarsi un calo delle spedizioni dei modelli di iPhone 14 a causa dell’interruzione della produzione a Zhengzhou.

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